La sfida per una mobilità sostenibile parte e passa da un nuovo concetto di stazione ferroviaria come hub dell’intermodalità del trasporto urbano. Se ne è parlato nel convegno “Costruire il futuro della mobilità italiana. Mobility as a service: da promessa a opportunità”, organizzato da AGICI - Finanza d’impresa e supportato da RFI, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS. 

“C’è una grande opportunità nel nostro paese che si chiama stazioni ferroviarie, ma per coglierla occorre un dialogo sempre più fitto tra aziende e amministrazioni locali”. E’ quanto ha sottolineato nel suo intervento Luigi Contestabile, Responsabile Strategie di Sviluppo Stazioni di RFI secondo cui  “gli scali ferroviari rappresentano il centro nevralgico di un sistema di mobilità sempre più complesso e composito che deve puntare all’abbandono del mezzo privato a favore di quello collettivo”. In questo senso, come approfondito nell’ambito del panel “Soluzioni per l’integrazione modale: il ruolo di digitale e infrastrutture”, la digitalizzazione e la condivisione dei dati possono favorire l’integrazione modale del sistema dei trasporti per una mobilità più agile e a misura di cliente. 

Foto stazione Milano

“Un quarto degli italiani vive o lavora entro 1Km dalla stazione, la metà invece entro 3Km”, ha spiegato Contestabile. “Le stazioni sono perciò al centro delle città e della vita delle persone ed è per questo che attorno ad essa si devono far convergere in maniera organizzata tutte le infrastrutture di trasporto (piste ciclabili, bus, sistemi di sharing, colonnine di ricarica, ecc..)”. Per questo motivo, un ruolo di primo piano lo riveste anche l’aspetto tecnologico e innovativo. Lo sa bene, per esempio il Gruppo FS, che ha lanciato StationLAND, una piattaforma di location intelligence basata sulla tecnologia GIS (Geographic Information systems) sviluppata per individuare, comprendere e interpretare le relazioni tra le stazioni e il territorio che le ospita, con l’obiettivo principale di potenziare l’accessibilità al trasporto ferroviario e le sue connessioni con le altre reti di mobilità.

Strumenti che sono necessari ad affrontare quella che Luigi Contestabile nel suo intervento ha definito “la vera battaglia dei prossimi anni, ovvero quella dello spazio. Le automobili continuano ad occuparne troppo – ha spiegato - dobbiamo favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile che sia collettiva, ciclabile e condivisa”. Per farlo è quantomai importante il dialogo tra le aziende e le amministrazioni locali che sono chiamate a fare delle stazioni ferroviarie il perno di un nuovo concetto di mobilità.

Non solo città e contesti urbani, però, le stazioni ferroviarie italiane possono essere anche un prezioso hub del turismo dolce e sostenibile visto che “sono tante quelle inserite in contesti naturalistici, prossime a cammini e percorsi pedonali o ciclabili oppure vicine a luoghi d’arte”.