Il treno è arrivato in stazione. Ora sosta sul binario e i suoi vagoni sono vuoti, visto che i passeggeri sono ormai tutti via. Dopo che il personale di bordo ha ultimato le sue verifiche, il mezzo è pronto a rimettersi in marcia. Questa volta però la sua destinazione non è una stazione, né un’altra città. La meta del treno è l’impianto di manutenzione più vicino. Lì lo attenderà il suo meritato (e provvisorio) riposo.

 

Le porte del treno si chiudono, dunque, il treno riprende la sua marcia lasciando la stazione, non prima che il macchinista lasci la guida del convoglio al cosiddetto "traghettatore" che si occuperà, appunto, di portare il treno dallo scalo ferroviario all’impianto. Una volta alla guida del mezzo, il traghettatore comunicherà il cambio del banco di guida, disalimentando quello della cabina di testa per alimentare quello di coda da cui il treno sarà guidato nel suo traghettamento. Quando questa operazione sarà ultimata, il macchinista traghettatore comunicherà di essere pronto per che il trasferimento in impianto. Ricevuto il via libera dalla cabina, il treno si sposterà sui binari che lo condurranno verso la sua sosta.

 

LE ATTIVITA' DI PULIZIA DEI TRENI

Una volta giunto a destinazione in impianto, le operazioni che attendono il nostro treno sono varie e differenti a seconda del mezzo e delle sue necessità. Alcuni treni potrebbero ripartire subito e quindi saranno interessati da una semplice pulizia interna.

 

La pulizia più o meno approfondita (i livelli sono quattro: quick, light, middle e top) dipende dal tempo a disposizione. I quattro livelli vengono alternati e programmati in modo da avere sempre il convoglio con un livello di pulizia adeguato.

 

In ogni caso, viene quasi sempre eseguita l’attività di svuotamento dei reflui e dei cassoni delle acque scure e quella di riempimento dei serbatoi dell’acqua chiara. Qualora vi sia più tempo a disposizione, invece, si procederà con la pulizia esterna del treno che può avvenire in impianti automatici grazie all’ausilio di potenti rulli (simili a quelli degli autolavaggi) o manualmente con carrellini.

 

Tutto il processo di controllo delle attività di pulizia è governato da una struttura dedicata che definisce i vari step e gestisce anche il contratto con le ditte appaltatrici incaricate di eseguire operativamente i lavori.

Frrecciarossa

LE ATTIVITA' DI MANUTENZIONE DEI TRENI

Gli interventi manutentivi sono gestiti su un sistema informatizzato. Quando un treno fa il suo ingresso in impianto, l’addetto programmatore scarica il programma di manutenzione e presenta gli avvisi (quelli relativi alle scadenze di percorrenza chilometrica, alla verifica dell’usura del pantografo, alla funzionalità delle luci esterne o interne oppure agli aspetti di comfort come riscaldamento, condizionatori, ecc.). Gli avvisi di manutenzione attengono ovviamente anche alla sicurezza del treno e prevedono un controllo quindi dei livelli dell’olio, dell’usura delle ruote, della condizione dei loro bordini o dei piani di rotolamento.

 

Oltre a quelli emessi dall’addetto programmatore, altri avvisi sono creati dal personale di bordo. Il macchinista, per esempio, può creare avvisi di manutenzione che riguardano il funzionamento del treno riscontrato durante il servizio svolto, mentre il capotreno potrebbe segnalare guasti all’impianto di climatizzazione. In alcuni casi, inoltre, gli avvisi di manutenzione possono essere emessi anche dalle sale operative di Trenitalia, in base a quello che avviene durante il viaggio del treno.

Infine, un ruolo determinante nell’emissione degli avvisi è rivestito dalla diagnostica dei treni, sempre più digitalizzata, con sensori e centraline che segnalano la necessità di un particolare programma di manutenzione.

 

Una volta che il treno entra in impianto, tutti questi avvisi sono presi in carico dal “Gestore Treno” che sulla loro base definisce le attività che il treno deve svolgere e in quale zona dell’impianto trasferire il mezzo. Nel caso, per esempio, si debba intervenire sul pantografo il treno deve essere posizionato su un binario dove ci sia possibilità di accedere al tetto.

Frecciabianca in manutenzione

QUANDO AVVIENE LA MANUTENZIONE?

Le varie attività di manutenzione sono svolte da squadre attive 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno su turni da otto ore. Possono avvenire sia di giorno che di notte. Durante le ore notturne, ovviamente, ci sono più treni in stazionamento. Sempre durante la notte, avendo più tempo a disposizione, si possono eseguire attività di manutenzione più profonda. Normalmente di giorno, invece, queste attività durano massimo 1-2 ore in quanto lo stesso convoglio deve essere disponibile per svolgere più servizi commerciali.

A capo delle squadre di operai addetti alla manutenzione c’è un capotecnico, deputato a certificare le attività di manutenzione. Il capotecnico è anche detto "restitutore", ovvero colui il quale chiude gli avvisi di manutenzione emessi e restituisce il treno all’esercizio. 

 

COSA SUCCEDE DOPO LA SOSTA DEL TRENO IN IMPIANTO?

Dopo il via libera del capotecnico, interviene il macchinista manovratore che ha il compito di eseguire le manovre interne in impianto per portare il treno dal binario della manutenzione a quello che condurrà il mezzo alla stazione. A questo punto il treno torna nelle mani del traghettatore che esegue un’ultima serie di verifiche tecniche come la prova freno, la prova porte, la prova delle luci, ecc.

Se è tutto ok, il treno è pronto ad uscire definitivamente dall’impianto e a tornare in stazione dove sarà riconsegnato nuovamente al macchinista, che si occuperà di trasportare i passeggeri (o le merci) verso la loro prossima destinazione. E il viaggio continua…