Nella foto sopra, una tappa del Giro-E 2020 © Alfredo Falcone/LaPress

Ventuno tappe, otto squadre, un intero Paese da attraversare. Insieme alla Corsa rosa, l’8 maggio parte anche il Giro-E 2021, unico evento a tappe di rilevanza mondiale dedicato al ciclismo elettrico. Organizzato da Rcs Sport, con Trenitalia come Official Green Carrier, il format giunge quest’anno alla terza edizione dopo la numero zero del 2018. E ha lo scopo di far vivere ad appassionati delle due ruote, sportivi amatoriali o ex professionisti l’esperienza di percorrere le strade del Giro parallelamente alla gara. Per sentirsi protagonisti di una grande competizione, ammirare le bellezze del Paese e promuovere una mobilità sempre più green.

 

I team, muniti di biciclette con pedalata assistita, competono per aggiudicarsi le diverse tappe che possono variare dai 60 e ai 100 chilometri giornalieri. Alle squadre che consumano meno batteria, vengono assegnati dei punti bonus validi per la classifica generale. Tra i gruppi iscritti spicca anche quello di Trenitalia, capitanato da Andrea Ferrigato, ex ciclista professionista che nel 1996 si è classificato secondo nella Coppa del mondo su strada.

 

Al termine di ogni giornata, come accade per il Giro d’Italia, vengono consegnate agli atleti vincitori le maglie premio da indossare nella tappa successiva. Novità di quest’anno è la Maglia verde Ride green sponsorizzata da Trenitalia da assegnare al vincitore della classifica Prova speciale. I partecipanti concludono l’esperienza tagliando l’arco d’arrivo del Giro per poi salire sul podio delle premiazioni, lo stesso finora riservato a campioni del calibro di Vincenzo Nibali, Tom Dumoulin e Chris Froome.

Articolo tratto da La Freccia