In cover, Rome Chamber, edizione 2019 © Alessandro Zingone

Originalità, anticonformismo, commistione di generi, melodie ed epoche. Riparte da Ludwig van Beethoven, Frank Zappa e Leonard Bernstein il Rome Chamber Music Festival. Oltre 40 musicisti provenienti da tutto il mondo, maestri di fama internazionale e giovani talenti celebrano tre geni musicali diversi tra loro ma legati per innovazione, passione e capacità di rompere schemi e barriere.

 

In programma quattro concerti, il 21, 23, 24, 25 novembre all’Auditorium della Conciliazione di Roma e, per la prima volta, il 22, anche nel Salone dei Cinquecento a Firenze. «Il Festival non vuole restare entro i confini imposti alla musica definita colta», commenta il direttore artistico e violinista Robert McDuffie, «ma intende trasmettere la singolarità della musica da camera con la sua forte valenza etica e la capacità di incontrarsi con altri generi, dal jazz alle performance attoriali fino al confronto con un genio come Zappa».

Robert McDuffie © Elena Mancini

Apertura domenica 21 e lunedì 22, sia a Roma che a Firenze, con il quartetto d’archi Razumovsky, di Beethoven, e il concerto per violino, pianoforte e quartetto d’archi del francese Ernest Chausson. Si prosegue il 23 con un'intera serata dedicata ad altri due capolavori del compositore tedesco, il famoso Settimino e la Sinfonia n.1.

 

«Beethoven è un musicista che non ha sofferto di una musica relegata a mero divertimento del signore di turno, si emancipa dalle corti, creando delle sinfonie che poi avranno la fortuna di essere amate da un pubblico molto vasto. È il primo compositore che diventa popolare, riesce a uscire fuori da quei margini della musica classica che gli vengono imposti, per arricchire un gusto contemporaneo», prosegue McDuffie.

 

Allo statunitense Bernstein è dedicata invece la serata di mercoledì 24 novembre con le sue Arias and Barcarolles per mezzosoprano, baritono e pianoforte a quattro mani. Gran finale il 25 novembre: alla classica si uniscono le sonorità reggae e hip hop di Bob Lennon, giovane artista proveniente dalla Georgia, e l’omaggio a Zappa con Luca Sanzò alla viola e Valentina Scheldhofen Ciardelli al contrabbasso.

Articolo tratto da La Freccia

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Tra Roma e Firenze non c'è che da scegliere