In cover, il brand di borse e accessori The body as medium © Luciana Ognibene

Lo schermo del computer non è mai stato così grande. Con Altaroma, dal 18 al 20 febbraio, la moda diventa cinema e trasmette le sfilate della nuova stagione dagli studi di Cinecittà.

 

Un’edizione completamente digitale, che conferma il successo già ottenuto a settembre con la piattaforma digitalrunwat.altaroma.it. Sono previste 12 sfilate e diversi talk realizzati in collaborazione con la Business School del Sole 24 Ore, oltre alla settima edizione di Showcase, il format dedicato ai giovani che attira buyer e stampa da tutto il mondo. A loro Altaroma dedica un’esposizione collettiva virtuale: uno spazio espositivo, che resterà online per tre mesi dopo la fine della manifestazione, con l’obiettivo di promuovere i brand di ultima generazione.

Da sinistra, Dima Leu e Francesco Murano, vincitori di Who Is On Next? 2020, progetto di scouting targato Altaroma © Valerio D'Urso

L’attenzione ai nuovi talenti, infatti, è il fiore all’occhiello della kermesse capitolina: nella scorsa edizione sono stati assegnati i premi del progetto di scouting Who Is On Next? 2020, volto a sostenere la ricerca di designer emergenti. Francesco Murano e Dima Leu si sono aggiudicati il primo posto rispettivamente per il prêt-à-porter uomo e donna e le loro collezioni saranno protagoniste di un servizio fotografico sul numero di marzo di Vogue Italia. E se gli abiti di Murano sono già stati scelti da Beyoncé per il video di Spirit, colonna sonora del remake in live action del film Disney Il re leone, Dima Leu affronta il tema della rilettura dello sportswear maschile in chiave sofisticata, focalizzandosi sull’incontro tra lo sport e il tailoring.

 

È orgoglioso Adriano Franchi, direttore generale di Altaroma: «Siamo riusciti a garantire un’edizione completa in digitale, diventando parte di un sistema che lavora in sinergia con le manifestazioni di Firenze e Milano. Rappresentiamo l’anello di congiunzione per tutte quelle giovani realtà indipendenti che iniziano il loro cammino nel fashion system e siamo qui per loro».

Articolo tratto da La Freccia