In cover, photo © Roberto Monasterio
Per la sua straordinaria diversità, che contempla 95 geositi, lo scorso aprile il Parco nazionale della Maiella è stato proclamato Global Geopark dall’Unesco. Con l’obiettivo di celebrare quest’area protetta, selvaggia e dall’elevato valore naturalistico, le edizioni Carsa di Pescara hanno pubblicato un prezioso libro fotografico corale.
Firmato da diversi autori, Maiella - Montagna Madre (Carsa Edizioni, pp. 204 € 49) conduce il lettore in un viaggio immersivo alla scoperta di una delle montagne più belle del bacino del Mediterraneo. Dalle vette alle grotte, dalle miniere ai canyon, dai boschi ai circhi glaciali fino ai segni dell’uomo che, tanto quanto la natura, ha generato bellezza in questo angolo di Appennino. Per gli abruzzesi, infatti, la Maiella è la montagna madre.
Il rapporto degli abitanti con il territorio è solido e antico, si perde nella notte dei tempi. Questa montagna è abitata dal Paleolitico, ininterrottamente da 800mila anni, ed è quindi un insediamento umano prima ancora che storico. Nel libro si racconta una lunga storia di sviluppo, emancipazione, resistenza. Una storia affascinante che è anche un confronto tra uomo e natura, sempre alla ricerca del giusto equilibrio per tutelare l’ambiente e il buon vivere delle comunità che abitano questi luoghi.
Articolo tratto da La Freccia