Passato il Ferragosto, è tempo di risultati e riconoscimenti nel mondo delle eccellenze: dai vini, alle birre, ai prodotti agroalimentari.
Premi prestigiosi, frutto del lavoro di ricerca e valutazione degli esperti e che pongono le aziende e le loro eccellenze al centro dell’attenzione.
Tra i risultati più attesi troviamo i “Wine Hunter Awards”, i premi del “Merano Wine Festival” che accoglie a novembre, solo quelle aziende che hanno meritato ampio riconoscimento. Da oltre trent’anni, Helmuth Köcher guida la meticolosa selezione del meglio del meglio nelle categorie dei vini, delle birre, dei distillati e delle eccellenze agroalimentari sia dolci che salate. La consultazione della guida The WineHunter 2024 da parte di operatori, appassionati e wine & food lovers è gratuita e permette di conoscere, oltre al punteggio e al rispettivo premio assegnato, anche tutti i dettagli riguardanti il prodotto e l’azienda di riferimento.
Quest’anno alcune aziende che per la prima volta hanno preso parte alle selezioni, hanno ottenuto risultati davvero importanti. Tra queste, nella categoria birre, da citare la performance di “Birra Cala” birrificio di Scalea in Calabria, che, al suo esordio ha ottenuto l’assegnazione di ben otto premi. Cinque “Wine Hunter Gold Award” per “Diavolicchia”, “Citrusina” e “Giubilo”. Wine Hunter Award anche per la Coffee Stout Águila Negra e per la IGA Statti , di vitigno Greco Nero, e la IGA Antonella Lombardo, di vitigno Gaglioppo.
La giuria del Merano Wine Festival ha assegnato il “Wine Hunter Red Award”, alle tre birre che compongono la cinquina delle IGA ovvero “Spadafora”, “Casa Comerci” e “Librandi”. La birra calabrese, ricca di identità e qualità, ha superato importanti concorrenti anche in Inghilterra con dieci Awards ai “World Beer Awards”. Importante la riconferma per la Bock Delirio, già premiata come Miglior Bock al mondo nel 2023. Anche in Inghilterra come a Merano, premiate le IGA di Calabria, birre con mosto d’uva.
Grande soddisfazione da parte di Antonio De Caprio, che oggi guida il birrificio insieme ai fratelli Alfredo, Marida e Marco, e sottolinea con ammirazione che il birrificio nacque solo due anni orsono, grazie alla brillante intuizione avuta con il papà Luigi. Uno scambio di idee tra padre e figlio, divenuto prima sogno e, oggi, solida realtà. “Il numero importante di premi ottenuti in Inghilterra - continua Antonio De Caprio - conferma la qualità delle nostre birre e la continuità del nostro lavoro, fatto di passione, impegno e strategie vincenti”.
Un 2024 in crescita per Birra Cala, che posiziona la sua immagine anche nel mondo del Calcio grazie alla partnership con il Cosenza Calcio che milita in Serie B. La sponsorizzazione porterà Birra Cala all’attenzione del pubblico e degli appassionati in numerosi momenti ed eventi della squadra.
A proposito di premi e di vendemmia, andiamo in Basilicata, dove Cantina di Venosa, da poco premiata con la bellezza di tre Award Oro e 3 Award Rosso a Merano, ha iniziato la raccolta del moscato il 10 agosto, con due settimane di anticipo, rispetto all’anno scorso. L’anticipo dell’annata 2024 è dovuto a una concomitanza di fattori climatici che hanno anticipato il germogliamento di una decina di giorni: l’inverno mite, la primavera calda, l’assenza di neve e precipitazioni e, in ultimo, l’estate calda e siccitosa di queste settimane.
L’anticipo di vendemmia è un trend che si nota ormai da anni, ma mai prima d’ora a Cantina di Venosa erano stati raccolti i grappoli prima della metà di agosto.
Per quanto riguarda le uve a bacca rossa aglianico, la varietà con cui è prodotto l’Aglianico del Vulture Docg, le operazioni avranno inizio a fine settembre e andranno avanti per la prima decade di ottobre. Nel 1980 si cominciava a novembre.
“L’aspetto positivo però è che le uve attualmente sono di una qualità eccezionale poiché l’assenza di piogge ha evitato le patologie e i conseguenti interventi in vigna – afferma l’enologo di Cantina di Venosa, Donato Gentile”.
I soci della cantina cooperativa, sono già al lavoro, “E noi li supportiamo tempestivamente con le informazioni e i dati disponibili grazie ai nostri sistemi di monitoraggio e rilevamento – afferma Francesco Perillo, presidente della Cantina di Venosa - Un occhio al meteo è doveroso, la vendemmia è lunga, a fine settembre partiremo con la raccolta conclusiva dell’aglianico, il nostro gioiello, la varietà da cui otteniamo l’Aglianico del Vulture, il vino più pregiato e noto della Basilicata”.
In Trentino, è il 21 agosto la data che segna l’inizio della vendemmia 2024 nei vigneti Ferrari, le bollicine che sono, nel mondo, un simbolo italiano di eccellenza.
Una data che non si discosta molto da quella dello scorso anno, al pari del livello di complessità dell’annata. Pur preannunciando un buon livello quantitativo.
Il 2024 ha visto precipitazioni da record, mettendo a dura prova il lavoro degli agronomi Ferrari, che con la consueta professionalità hanno affrontato una delle stagioni più sfidanti degli ultimi anni. Il miglioramento delle condizioni meteorologiche nel mese dal luglio e il lavoro meticoloso di selezione fatto dai viticoltori, hanno comunque permesso un’ottima maturazione delle uve, che preannuncia un finale di stagione positivo.
“Mai come quest’anno si è rivelata fondamentale la competenza dei viticoltori e del nostro team di agronomi - commenta Marcello Lunelli, vice presidente Ferrari - per ottenere uve sane e con un ricco profilo aromatico”. In cantina, proseguirà nel corso della vendemmia 2024 la sperimentazione di un sistema basato sull’intelligenza artificiale, che acquisisce immagini digitali e, attraverso un algoritmo, è in grado di individuare in modo oggettivo la presenza di difetti dell’uva prima della pressatura.
A Cantina Terlano e Cantina Andriano, nel cuore dell’Alto Adige, rispettivamente 190 ettari e 80 ettari totali, che si guardano da un lato all’altro della valle dell’Adige, Rudi Kofler, enologo di entrambe le cooperative sociali, racconta che in questo 2024: “La primavera è stata piovosa e fresca fino alla fine di giugno e questo ha impegnato molto i viticoltori in vigna. Grazie agli sforzi professionali dei nostri soci, i vigneti hanno oggi un aspetto molto buono. L'attuale clima caldo e soleggiato sta portando avanti la maturazione delle uve e promette un’ottima qualità”.
Sui Colli di Luni, in Liguria, Diego Bosoni di “Cantine Lvnae” osserva che “La stagione è partita altalenante ma possiamo contare sul microclima favorevole, dove il rapporto mare/montagna con la sua costante ventilazione, ci aiuta sempre. Inoltre un lavoro di precisione in vigna, ci ha consentito di arrivare a luglio con vigneti sani e rigogliosi. Le uve stanno andando a maturazione in maniera ottimale e con un ottimo rapporto di quantità e qualità. Andremo a raccogliere tra la prima e la seconda settimana di settembre”.
Nel Chianti Classico, Ricasoli 1141 è tra le aziende-icona del territorio e conta su oltre 240 ettari vitati tra 250 e 500 metri slm. Qui, dopo un inverno e una primavera piovose, l’estate si fa sentire e Francesco Ricasoli dichiara: “Il buon accumulo idrico creatosi nei mesi invernali e primaverili sta aiutando le piante a portare avanti l’invaiatura. Le elevate temperature del mese di luglio e l’inizio di agosto mettono a dura prova le viti, che comunque ad oggi non mostrano segni di sofferenza”. Fondamentale è stata la gestione dei suoli e della parete vegetativa ma, conclude il barone Ricasoli, “Ideale sarebbe una pioggia rinfrescante alla fine di agosto”.
Infine in Sicilia sulle pendici dell’Etna, dove Vincenzo Lo Mauro, direttore di Passopisciaro, una delle tenute pioniere del territorio con vigne che arrivano ad un’altitudine di 1000 metri, descrive l’annata come “Molto calda e siccitosa costringendoci ad una irrigazione notturna di alcuni dei nostri vigneti (chardonnay in particolare). Nonostante le temperature che hanno raggiunto i 40°, le nostre piante si presentano in ottimo stato vegetativo e con un frutto eccellente. Prevediamo un inizio della raccolta di uva chardonnay nell’ultima decade di agosto e poi a seguire attenderemo ottobre per i Nerello Mascalese”.
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