Il mezzo migliore per raggiungere Verona è il treno, una scelta green e molto comoda con i numerosi Frecciarossa che ogni giorno raggiungono Verona Prota Nuova e il sistema regionale che collega tutta la Regione alla città del Vinitaly.

 

Veloce e comodo, il treno è il mezzo ideale per chi vuole ottimizzare i tempi di spostamento. Una scelta attenta all'ambiente e di rispetto per la città, che permette di snellire il traffico urbano. Dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova i bus navetta gratuiti sono in partenza con corse ogni 15 minuti (dalle 8.30 alle 21).

 

Chi vuole andare a piedi, può raggiungere Vinitaly in 10 minuti attraverso il collegamento ciclopedonale che inizia dal binario 12 (in stazione seguire le indicazioni) e, uscendo dal retro della stazione, attraversa lo Scalo ferroviario che conduce su viale Piave. Da qui si arriva al quartiere fieristico seguendo l’itinerario segnalato dalle frecce direzionali.

 

Il primo giorno, domenica 14, saranno in visita il presidente della Camera Lorenzo Fontana; il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani; il Ministro dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida; il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso; il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il Ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

Vinitaly

Vinitaly torna con oltre 4mila aziende espositrici, in 17 padiglioni, pari a 100mila metri quadrati netti di stand da visitare. Oltre a questi sono già in programma appuntamenti B2B con 1.200 top buyer esteri selezionati e ospitati grazie all’attività di incoming congiunta Veronafiere-Agenzia ICE.

Confermate tutte le principali aree tematiche della manifestazione: Vinitaly Bio; International Wine Hall; Vinitaly Mixology e Micro Mega Wines, con focus sulle produzioni di nicchia e a tiratura limitata.

 

In contemporanea a Vinitaly, si tengono anche la 28ª edizione di Sol, International olive oil trade show, il 25° Enolitech, salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra, e Xcellent Beers, la rassegna dedicata alle produzioni brassicole artigianali, al suo debutto “autonomo” quest’anno.

Presenti 1200 top-buyer, numero in crescita del 20% sull’edizione 2023 e del 70% rispetto a 2 anni fa, che provengono da 65 Paesi e sono i protagonisti della domanda estera. Il contingente più corposo degli ospiti rimane quello statunitense con oltre il 15% delle presenze, seguiti da altre 3 piazze strategiche extra-Ue: Canada, Cina e Regno Unito, che assieme sommano il 23% degli arrivi. 

 

 «È forte la convinzione – dichiara l’AD di Veronafiere, Maurizio Danese – di poter fare molto in favore di un settore di cui ci sentiamo parte integrante. In un periodo non certo facile ci sentiamo ancor più in dovere di dare le giuste risposte a chi investe in fiera».

Vinitaly

Da seguire anche “Amphora Revolution”, l’iniziativa congiunta tra il Merano WineFestival e il Vinitaly. Un evento dedicato alle giare in terracotta, che grazie alle eccellenze a livello nazionale, rilanci una tecnica antica come una rivoluzione a supporto della sostenibilità.

 

Presenti anche le Regioni che portano i propri territori vinicoli e identità enologiche.  Tra queste la Basilicata che pone al centro della presenza la denominazione Aglianico del Vulture e proporrà approfondimenti e degustazioni dei vin i che traggono dall’area vulcanica, carattere e unicità.

La Calabria sarà quest’anno presente con un’area completamente rinnovata per dare una immagine corale e forte del territorio. 80 cantine calabresi in unico spazio espositivo, per la prima volta insieme sui 1.400 mq. al Padiglione 12.

 

Il Vinitaly della Calabria ha in programma domenica 14 aprile alle ore 14, il convegno “Dove tutto è cominciato – Enotria, Magna Grecia e Vinitaly: le radici del futuro”, con la partecipazione di Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria; Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura della Calabria; per Veronafiere Spa il presidente Federico Bricolo, l’amministratore delegato Maurizio Danese e il direttore commerciale Raul Barbieri.

Vinitaly

Riflettori puntati anche sul Sol per la presenza di una Calabria da record: 193.000 ettari di uliveti, una superficie bio (tra le più ampie d’Italia) pari al 36% di quella utilizzata, e poi 42 cultivar, 1.660 frantoi, 3 Dop e 1 Igp. Fra gli appuntamenti a tema l’incontro sul ruolo dell’olio extravergine d’oliva nella lotta ai tumori (14 aprile ore 15) e la presentazione (martedì 16, ore 11) del Piano olivicolo Calabria, a cura del Crea.

 

Ed ecco un piccolo “Giro d’Italiavinicolo per scoprire cantine, territori, vitigni e vini. Partiamo proprio dalla Basilicata dal suo tesoro vinicolo, l’Aglianico del Vulture.

Un vitigno che esprime nel calice la forte identità del terreno vulcanico e la grande eleganza della sua espressività. La Cantina di Venosa, con oltre 350 soci, ha i suoi vigneti sulle dolci colline intorno alla storica città lucana. Da non perdere il loro “Carato Venusio Superiore”.

In Calabria la cantina Statti è un ottimo esempio di lavorazione dei vitigni Mantonico e Gaglioppo.

 

Sempre al sud Italia, arriviamo in Sicilia, regione da percorrere con calma e in ogni direzione per degustare con grande soddisfazione. Dalla zona di Agrigento con i vini di Baglio del Cristo di Campobello, ai territori della provincia di Palermo con Alessandro di Camporeale. Dai vigneti di Vittoria e Noto alle pendici dell’Etna con i differenti vini di Nicosia, storica famiglia di produttori. La Puglia si presenta con le sue eccellenze, da scoprire il vino affinato nelle grotte di Castellana dalla cantina Terre Carsiche 1939. Da assaggiare le novità della cantina “Placido Volpone”, dalla provincia di Foggia, dove la storia enologica è molto antica e la passione contemporanea delle due famiglie la valorizza.

 

Tra le terre toscane due luoghi di grande valore e da conoscere sempre meglio sono la costa toscana e la denominazione del Morellino di Scansano. Per capire le caratteristiche ecco Podere La Regola sui dolci pendii di Riparbella in Val di Cecina. Nelle terre del Morellino, Fattoria San Felo è capace di raccontare l’identità dei luoghi con vini di struttura ed eleganza. Risalendo la penisola ecco tre ulteriori suggerimenti.

 

In Liguria dai colli di Luni, gli eccellenti Vermentino di cantina Lunae e la capacità della famiglia Bosoni di dare grande valore ai vitigni autoctoni. In Franciacorta il lago d’Iseo fa da sfondo ai vigneti della famiglia Bosio, eleganza e freschezza per una bollicina di alto livello e intensità gustativa.

 

E terminiamo il tour risalendo il Patrimonio Unesco delle colline del Prosecco, in Veneto. Tra le grandi firme del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore ecco il Colle 1978 con una scelta di gran soddisfazione tra il Cartizze e le Rive, menzione riservata a 43 micro-terrori dell'area Conegliano Valdobbiadene DOCG dove le colline sono particolarmente ripide e le uve vanno raccolte solo a mano.