I Consorzi Toscani del Vino, dimostrando una perfetta sinergia con le istituzioni regionali, hanno ospitato a Firenze e Montepulciano produttori, giornalisti e appassionati provenienti da ogni angolo d'Italia e da numerosi Paesi esteri, dagli Stati Uniti alla Corea.

 

Si sono svolte giornate intense che hanno offerto l'opportunità di scoprire le nuove annate delle prestigiose denominazioni della regione e di esplorare ogni territorio, approfondendo la conoscenza delle cantine che portano in alto il prestigio del vino italiano nel mondo, attraverso degustazioni, masterclass e banchi d'assaggio.

 

Il Chianti Classico è stato protagonista alla Leopolda, il Morellino di Scansano e il Chianti DOCG con le sue diverse sfumature territoriali alla Fortezza da Basso, mentre l'associazione dei consorzi toscani ha presentato "L'Altra Toscana" (dalla Maremma alla Val d'Orcia, dalla Rufina a Montecucco, da Cortona al Carmignano) a Palazzo degli Affari.

 

Per alcuni giorni, Firenze è stata il fulcro enologico per eccellenza, con eventi dedicati al vino che hanno animato la città e i suoi palazzi, come il "Salato Stil Novo - Vin Santo Dinner" organizzato dai Marchesi Gondi nel suggestivo palazzo di famiglia con vista su Palazzo Vecchio.

 

Un'idea unica è stata l'abbinamento di ogni piatto creato dallo chef Vito Mollica (del rinomato ristorante "Atto", insignito di una stella Michelin) a una diversa annata del Vins Santo "Cardinal de Retz", una pregiata gemma della cantina Tenuta Bossi della famiglia Gondi. Gabriele Gorelli, "Master of Wine" di fama mondiale, ha illustrato queste eccellenti etichette.

Vini Toscani Chianti

L'edizione 2024 dell'Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, giunta al trentesimo anno e tenutasi come tradizione nei saloni della "Fortezza" che domina l'incantevole borgo medievale, ha ottenuto un rating di 4,5 su 5 per la vendemmia di un vino che continua a crescere di valore nei mercati.

Una giornata che ha visto la presenza di personaggi illustri come l'imprenditore Brunello Cucinelli, che ha ricevuto il premio GrifoNobile 2024, e il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella.

 

"Trent'anni di storia per questo evento che quest'anno si è rinnovato e ha ottenuto un successo particolare, sia nella parte dedicata agli operatori che nella parte per la stampa nazionale e internazionale, alla quale siamo tornati a presentare la valutazione dell'annata. Da quest'anno non stiamo presentando l'ultima vendemmia sul mercato", ha spiegato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi. "Continuiamo nel 2024 a raccontare al mondo la storia del nostro vino, che è il valore che ci contraddistingue e fa la differenza".

 

Il documento del 1766 segna l'origine dell'appellativo "Vino Nobile", come evidenziato da uno studio condotto dalla Società Storica Poliziana, che ha rintracciato questo ritrovamento negli archivi. Il territorio di Montepulciano vanta una lunga tradizione nella produzione vinicola, risalente all'antichità etrusca, come dimostrano importanti reperti archeologici. Documenti e testimonianze bibliografiche risalenti al medioevo attestano l'importanza dell'enologia per la città, con il periodo di maggior prestigio che va dal sedicesimo al diciottesimo secolo, culminante con l'emergere dell'appellativo "vino Nobile", il cui primo riscontro risale al 1766, rinvenuto negli archivi dei Gesuiti di Montepulciano, attualmente custoditi presso l'Archivio di Stato di Firenze.

 

Le annate del 2021 si distinguono per colori decisi, profumi intensi dominati da note di frutta matura e una struttura notevole caratterizzata da abbondante tannicità e buona acidità. Analiticamente, si registrano valori elevati di intensità e tonalità del colore, di alcol, estratti e polifenoli totali, accompagnati da livelli medi di acidità e pH.

Vini Toscani Chianti

La giornata successiva ha visto i consorzi del Vino Chianti e del Morellino di Scansano protagonisti con oltre 200 etichette e più di 100 aziende presenti, nell'ambito della nona edizione dell'evento.

 

Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Morellino di Scansano, ha commentato l'evento affermando: "In questa intensa giornata di degustazione abbiamo condiviso e commentato con la stampa e gli appassionati lo stile inconfondibile e le peculiarità delle nuove annate del Morellino. Per quanto riguarda la versione Annata, possiamo affermare che questi primi assaggi del millesimo 2023, ancora in affinamento, confermano le buone sensazioni che avevamo riscontrato a fine vendemmia. Freschezza, morbidezza e tannini lievi definiti mettono già in evidenza lo stile inconfondibile della denominazione, come versione elegante e gradevole di Sangiovese che si affaccia sulla Costa Toscana."

 

Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, ha sottolineato l'importanza dell'evento "Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino", come occasione di visibilità in un contesto difficile per il settore vinicolo. “Anche quest’anno la tradizionale Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino – afferma - si conferma una grande occasione di visibilità per un mondo come quello del vino che sta vivendo un difficile momento sotto tanti punti di vista, dai cambiamenti climatici a una burocrazia asfissiante. Malgrado queste problematiche il Chianti è continuato a crescere e non manca l’apprezzamento degli operatori e del pubblico per l’alta qualità delle etichette”. 

 

Infine, "L’Altra Toscana", associazione che rappresenta il lavoro di squadra tra i Consorzi di Tutela aderenti, ha concluso il calendario delle anteprime.

La terza edizione ha visto la presenza di diciotto Denominazioni che hanno portato in degustazione le loro nuove annate: oltre 350 etichette che raccontano sfaccettature diverse, e forse meno conosciute, della Toscana enologica.

 

“L’Associazione L’Altra Toscana, ad oggi, rappresenta ben il 40% dell’imbottigliato regionale”, spiega Francesco Mazzei alla guida dell’Associazione e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, capofila del progetto. “Siamo entusiasti di vedere tanto interesse, da parte della stampa e degli operatori del settore, nei confronti di un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto, consci di poter arricchire, con le innumerevoli varietà e diversità che ci caratterizzano e con punte di qualità sempre più alte, la proposta enologica regionale.”

 

Le degustazioni hanno coinvolto le DOP e le IGP che rappresentano un patrimonio ancora da scoprire: Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Toscana.