Otto” è una trattoria contemporanea che si trova a Roma nella zona di Ponte Milvio. Dall’aperitivo al dopo cena per fondere tradizione e contemporaneità con una proposta dinamica e ben declinata che invita ad unire un piatto della tradizione romana con un drink fusion e moderno.

 

Il progetto prende vita spinto alla volontà, passione e creatività di un manipolo di giovani che si sono voluti mettere in gioco con qualcosa di davvero innovativo.

Grazie alla consulenza di Federico Del Moro e Matteo Lo Iacono, già impegnati nelle attività di successo di Dazio e Crunch, ha preso vita “Otto”.

 

Un indirizzo dove trascorrere piacevoli momenti dall’aperitivo al dopo cena grazie alla cucina pensata dall’Executive Chef Matteo Lo Iacono e ai drink della Bar Lady Elisa Pelagalli, oltre alla carta dei vini con oltre 140 etichette, di ottima geografia enologica.

Trattoria contemporanea dunque che rivisita i grandi classici con un’impronta fusion: “Amatrigyoza” gyoza all’amatriciana al vapore e piastrati, datterini confit, pepe Sichuan, fonduta di pecorino romano e glassa di aceto balsamico. “Carbo Tartare” tartare di manzo al coltello, pepe del Madagascar, guanciale croccante, carbo crema e crostino di pane. E poi “uovo 68” cotto a bassa temperatura con fonduta di Parmigiano Reggiano 24 mesi.

Intriganti e saporiti anche i primi piatti dove la porchetta diventa il ripieno dei ravioli, con crema di sedano rapa, pesca sciroppata home made, riduzione Syrah ed olio all’aneto. Imperdibile la “Nerano Ripiena” un’unica tagliatella di pasta fresca ripiena alla Nerano e bagna cauda all’aglio nero e la “Cacio, Pepe e Mele”, un gnocco ripieno al cacio, cotto e piastrato, decotto ai tre pepi.

 

Scelta interessante la “Parmigiana secondo Otto” melanzana al forno, bavarese di melanzane, olio al basilico, datterini rossi confit, basilico greco e viola, crostini di pane. Dessert in linea con questa fiolosofia che ribalta alcuni paradigmi, sempre con tecnica e talento. Da tenere in considerazione il Dolciotto: una piccola vetrina a vista attraverso cui i clienti potranno vedere completare le loro dolci portate dal Pistacchio e lamponi alla Zuppa inglese fino alla mousse di basilico e albicocca e al semifreddo di mandorla e gelsi.

 

Carta dei vini nelle sapienti mani di Elisa Pelagalli che cura con ispirazione la mixology di “Otto”. Dai grandi classici della mixology internazionale ad una drink list fusion. Ecco Drink Pinky, twist su base rum e ginger beer speziati, sciroppo di amarene Fabbri e sciroppo di cocco, dolce ma pungente.  Sono 6 i signature by Otto oltre ai mocktail (i “finti cocktail” o semplicemente cocktail alcol free) e alla selezione di Spritz (Spritz Saint Germain; Cherry Spritz; Spritz con liquore di camomilla).

 

Il locale, che richiama uno stile nitidamente francese tra boiserie, pavimento a scacchi bianchi e neri e lampade, ospita anche un calendario di mostre di artisti contemporanei. Oggi, a irrompere sulle pareti di Otto, le creazioni di irriverenti artisti quali E.Art, Vincent Pop Art, Delavega, Red Zone e Léon