Sapori, storia e cultura intorno al vino, nel cuore del Chianti Classico, da Greve a Lamole, da San Polo a Panzano fino al borgo medioevale di Montefioralle. Il gusto dei formaggi, dei salumi, dell’olio e ovviamente del vino, per godersi un territorio di struggente bellezza. In treno fino a Firenze Santa Maria Novella, da tutte le principali stazioni e da lì in meno di un’ora e mezza a Lamole con Busitalia. Pochi minuti in più e si scende dal bus a Greve in Chianti, un borgo gioiello della splendida toscana. 

Si parte dalla piazza di Greve per un aperitivo alla storica macelleria Falorni che declina l’arte della carne e dei salumi dal 1806. Stefano Falorni mostra con orgoglio i suoi prosciutti e prepara una tartare di Chianina davvero superlativa, abbinata al Chianti Classico Lamole di Lamole etichetta blu. Per passare dalle parole ai fatti è bene salire a Lamole, piccolo borgo in collina e pranzare al Ristoro di Lamole, dove la tradizione è cosa seria. Qui Filippo Masini con Paolo e Marta Mantovanelli propone dal 1993 ghiotti pasti tipici e una monumentale bistecca alla fiorentina, cotta a dovere. A pochi passi sulla piccola piazzetta di Lamole, da visitare la chiesa romanica di San Donato, nella quale ammirare una pregevole Madonna con Bambino di scuola senese. 

Case

Per digerire al meglio, da provare l’ebrezza di un tour in fuoristrada tra boschi e ripide salite sui monti della zona con Jonny, mago dei motori e anima di “Off Road in Tuscany”. Per una cena gourmet, sempre nei dintorni di Greve, l’indirizzo giusto è “Vitique” di Santa Margherita Tenimenti Toscani, dove lo chef Antonio Guerra guida la giovane e appassionata brigata e propone una cucina creativa e di sostanza.

Per mantenere alto il livello anche nell’ospitalità, ecco a Panzano in Chianti, Villa le Barone, una casa patrizia di charme, oggi delizioso relais di campagna dove riposare nel silenzio e godersi un’atmosfera davvero unica. 

Formaggi

Sempre in campagna al Podere le Fornaci, troviamo Valentina, Nicolò e Amanda che allevano settanta capre con estrema cura, le chiamano tutte per nome, e producono formaggi straordinari. La degustazione conferma la loro passione per un lavoro antico e bellissimo. Gionni Pruneti e il fratello Paolo portano avanti la tradizione di famiglia al frantoio di San Polo. Con l’intento di diffondere la cultura dell’olio, hanno aperto a Greve la “Pruneti Extra Gallery” dove vivere esperienze di degustazione e abbinamenti gastronomici, dal cioccolato ai gelati e persino cocktails, tutti con l’olio protagonista. Producono anche “iris” con cui aromatizzano una birra artigianale e anche un gin. 

Infine, una seconda tavola golosa, la Castellana a Montefioralle, dove le specialità di Asia Casebasse e mamma Eleonora sono i tartufi freschi locali, la cacciagione e il “Peposo”, uno stracotto di Manzo davvero notevole. A gestire la sala Tommaso Darwish.

Bistecca con bottiglia di vino

Durante questa bellissima gita in Chianti da visitare sempre a Lamole la cantina “Lamole di Lamole” dove la famiglia Marzotto ha portato la propria esperienza vinicola e produce Chianti di altissimo livello. I vigneti sono situati in uno dei punti più alti della denominazione, tra i 350 ed i 650 metri s.l.m. L’origine del nome Lamole deriva da quelle “lame” di terra che ne contraddistinguono il profilo, i calanchi disegnati dall’azione degli agenti atmosferici. Sono 77 ettari tutti a conduzione biologica, dove il biologico è un mezzo di tutela del terreno, del suolo e dell’ambiente, non un fine di marketing. La produzione comprende Chianti Classico Docg, una Riserva e la Gran Selezione vigneto Campolungo. Completa la selezione il Vinsanto del Chianti Classico DOC. In questo paraggio si fermò anche Leonardo Da Vinci. L’inventore del moderno “Decanter” e del tappo di sughero per conservare il vino.