Pionieri del biologico, attenti al territorio e alle sue caratteristiche, fantasiosi nel proporre esperienze che portano il visitatore al centro della passione per il vino, l’olio, i prodotti tipici e la tranquillità della campagna toscana. Tutto ciò è Fattoria Lavacchio, tra le verdi colline di Pontassieve.
La storia della tenuta è molto antica, fu infatti nel 1700 che la nobile famiglia fiorentina dei Peruzzi edificò la fattoria, passata nel secolo successivo ai marchesi Strozzi Sacrati di Mantova. In epoca moderna è la famiglia Lottero, origini liguri, ed attuale proprietaria, ad acquistarla alla fine degli anni ‘70. Una importante ristrutturazione e ammodernamento rilancia l’azienda, così come l’ingresso di Faye Lottero, figlia dei proprietari, la cui spinta e passione porta la produzione vinicola ad essere elemento portante di Fattoria Lavacchio. Pur accanto ad una notevole produzione di olio di altissima qualità e alle attività dell’agriturismo, una vera “bomboniera” elegante ed accogliente, con una piscina che invita al relax ed un goloso ristorante.
“Qualsiasi cosa io faccia, la faccio con la convinzione di essere un passaggio - scrive Faye Lottero sul sito web della cantina - l’ingranaggio di una trasmissione tra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà. Ognuno dei nostri nettari è il frutto di un processo ancestrale e prezioso associato ai più recenti progressi agronomici e scientifici”.
Ascolta l'intervista:
Siamo a Montefiesole, frazione di Pontassieve, nell’area della denominazione Chianti Rufina, a meno di venti chilometri da Firenze. L’estensione dei vigneti raggiunge oggi i 25 ettari, rispetto ai 4 di qualche decina di anni orsono, con una forte attenzione al rispetto ambientale, certificazione biologica e una linea di vini senza solfiti aggiunti, chiamata “Puro”.
Faye e la sua famiglia hanno scelto di dedicare la grande maggioranza delle viti (quasi l’80%) a selezioni di cloni di per Sangiovese cui si aggiungono vigneto di Merlot, Syrah, Cannaiolo e Ciliegiolo. Tra i vitigni a bacca bianca troviamo Malvasia e Chardonnay, oltre a Sauvignon blanc, Viognier e Gewurztraminer, insoliti in queste zone, ma forieri di grandi bouquet olfattivi ed eleganti freschezze al palato.
I vini si dividono in diverse linee, meglio dire collezioni, dove ciascuna etichetta porta con se un’idea e l’interpretazione di una persona della famiglia, o di un momento particolare. I tradizionali, i prestigiosi, i dolci, la collezione heritage e la linea senza solfiti. Famiglie tra cui individuare e degustare la forza del Sangiovese con le note olfattive profonde e il sorso setoso, la inusuale e raffinata concretezza del Pinot Nero in purezza, le note balsamiche e mielate dei passiti, senza dimenticare la freschezza e il carattere brillante dei bianchi, perfetti per l’estate oramai più che avviata.
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