“Un cerchio perfetto che disegna e racchiude in maniera nitida il carattere del nostro Morellino di Scansano, la complessità dei sentori della Maremma in un nome, Tenuta Pietramora di Colle Fagiano”.  A parlare così è Gaia Cerrito, “Donna del vino” e appassionata produttrice in una terra che è una meraviglia.

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Fu Pietro, il padre di Gaia, a scoprire la tenuta e innamorarsi a prima vista di quella collina circondata da un vecchio vigneto che definì “Il paradiso all’improvviso”. Era il 1999 e incominciò l’avventura di famiglia per raggiungere oggi una produzione di Morellino di Scansano di altissima qualità, sugli 11 ettari vitati che respirano il mare, con vigneti piuttosto alti a 300 metri, nella tenuta poco distante dal centro storico del borgo toscano. La prima vendemmia è stata la 2004, le prime bottiglie nel 2005, con l’intuizione di dimostrare, come è avvenuto, che anche in Maremma il vino può nascere da una precisa zonazione, dalla scelta di lavorare parcelle di vigneto come in altre importanti aree vinicole italiane.

Eleganza, struttura e freschezza, con una nota sapida e mediterranea regalata dal territorio, sono le piene caratteristiche dei vini di Pietramora. “Abbiamo creduto nella nostra ricerca esclusiva sul carattere del Sangiovese maremmano, ci abbiamo creduto nel tempo imparando a conoscere le espressioni della nostra terra, la abbiamo osservata, ascoltata, l’abbiamo compresa, permettendole di rivelarci la sua personalità più profonda, i suoi segreti, la sua ricchezza, esaltando un terroir dal carattere marcato, altamente spiccato”, racconta Gaia.

Il terreno, di tipo galestro, ha un composizione mediamente calcarea, scarsa di sostanze organiche e povera di argilla, ed è particolarmente vocato per il vitigno Sangiovese, cui è dedicata la maggior parte della produzione vitivinicola dell’azienda, che comprende anche una piccola quota vitata a merlot. Lo scenario si estende su colline vitate aerate da venti provenienti dal mare e dai monti , protette da siepi naturali di lecci, contribuendo alla costituzione di un microclima particolarmente adatto allo sviluppo delle viti, coltivate in linea con i criteri del biologico, verso il quale l’azienda si sta orientando.

DEGUSTANDO: 

  • Brumaio: uve selezionate di Sangiovese dei Vigneti esposti a Sud-Est. Al naso un a bella frutta rossa e note floreali con una spiccata mineralità. Al palato eleganza e freschezza, identitarie della scelta di vinificare in purezza il vitigno, si uniscono a d’un finale piacevole e persistente.
  • “Petramora: un quindici per cento di Merlot si unisce al Sangiovese per un vino delicate e inteso al medesimo tempo, con note tostate è leggermente speziate e sentori di frutta in confettura. Un sorso morbido e setoso di ottima intensità.
  • Il Vermentino maremmano non doveva mancare nelle etichette di Pietramora, è così è con “Limite”, che ben esprime il carattere di questo vitigno, le sue note di agrumi e i sentori di frutta bianca e di fior di Ginestra.  Al palato bella sapidità e la gioia di un carattere in ottimo equilibrio sapido e minerale, un vino di grande gioia.