Siamo a San Feliciano con il suo porticciolo sul lago Trasimeno. Una cartolina italiana composta dall’acqua, dall’altra brezza, dal grido dei gabbiani e da tramonti più che suggestivi. Un angolo d’Italia da conoscere meglio perché davvero affascinante, come lo è il viaggio in treno che consente di costeggiare un lungo tratto del lago umbro, il più esteso del nostro Paese dopo il lago di Como.

La stazione ferroviaria di riferimento è Magione, dalla quale scendere a San Feliciano sulla riva del lago che, insieme alle sue isole, è area naturale protetta.

Lago Trasimeno

E proprio sulla sponda del lago “pieds dans l’eau” si trova il regno di Federica e Giulio, osti di “Rosso di Sera”: ingresso dalla strada, sala interna, veranda sul lago, giardino vista gabbiani. Un piccolo paradiso lacustre dove tutto è esattamente come dovrebbe essere per regalare ospitalità, piacere della tavola e della condivisone, emozioni enologiche e voglia di ritornare.

Una cucina con il territorio al centro, il pesce di lago declinato a seconda di ciò che arriva sul molo, le barche dei pescatori sono ormeggiate davanti al locale. 

Bruschetta di persico, latterini fritti, tinca, polpette di pesce: so le voci di un trittico goloso, bell’antipasto da abbinare ad uno dei consigli vinicoli di Giulio.

Tra gli ottimi primi, “Tagliatelle al ragù di Persico” per restare nel lago, oppure “Tortelli ripieni di porco brado con brodo di porcini” per gustare sapori veri e concreti, dotati di una certa eleganza.

 

 

Il “Tegamaccio del Trasimeno” prende il nome dal tegame di coccio nel quale vengono cotti, per almeno due ore a fiamma molto bassa, i pesci di lago. Il risultato che Federica porterà in tavola è emozionante quanto il tramonto sul Trasimeno.

Da provare, tra la piccola carta del “cibo di strada” la ghiotta “Porchetta di lago”.

Servizio semplice, gentile e mosso dalla voglia di far sentire gli ospiti a proprio agio.

 

Dalla cantina, alle proposte territoriali molto interessanti e ben suddivise, si uniscono etichette del centro Italia, con alcune vere chicche e una declinazione italiana e straniera di bella geografia. Giulio è anche vignaiolo, con una produzione nella vicina Cortona che vale il racconto e la degustazione.