Il ruolo dell’Irpinia nella storia della viticoltura campana era talmente rilevante che alla linea ferroviaria Avellino - Rocchetta Sant'Antonio venne dato il nome di “Ferrovia del vino”. La linea è oggi percorsa in alcuni periodi da treni turistici gestiti dalla Fondazione FS Italiane”. Una opportunità di compiere questo viaggio davvero affascinante da Avellino a Taurasi, si presenta il prossimo 19 dicembre.
E in questa bellissima terra, tanto accogliente, quanto troppo poco conosciuta, vivono e lavorano due donne appassionate della loro terra e dei meravigliosi vini che producono insieme alla loro famiglia. Rosanna Petrozziello e Carla Giusy Favati, madre e figlia. Le ho conosciute al Merano Wine Festival, l’importante manifestazione vinicola creata da Helmuth Kocher, dove tra i migliori vini selezionati da “The Wine Hunter” spiccava il loro Fiano di Avellino Pietramara Etichetta Bianca 2019 e la sua Riserva 2018. Rosanna e il marito Giancarlo Favati creano l’azienda nel 1996, da una tradizione agricola familiare che risale ai primi del ‘900.
Siamo a Cesinali, in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia, la cui vocazione vitivinicola è antica quanto profonda. Oggi le "Cantine i Favati", contano quindici ettari vitati dove la cura estrema della gestione agronomica affidata a Pier Sabino Favati e della vinificazione in cantina, grazie alla professionalità dell’enologo Vincenzo Mercurio, producono eccellenze dai vitigni docg della Campania quali Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo.
Ascolta l'intervista a Carla Giusy Favati:
“Lavorare bene in vigna con rese molto basse, un lavoro in cantina con fermentazioni lunghe tanto quanto le permanenze sui lieviti, con grande attenzione all’affinamento. Attento uso del legno nella lavorazione dei vini rossi” questi sono i punti di forza secondo Carla Giusy Favati, figlia di Giancarlo che lavora in azienda a fianco dei genitori.
I bianchi in degustazione a Merano, hanno dimostrato la grande capacità di reggere l’incedere del tempo, esprimendo con qualche anno in più, eleganti e pieni sentori olfattivi ed un sorso equilibrato e di grande espressività territoriale dal finale lungo e aromatico. Le vigne a bacca bianca della cantina sono coltivate ad Atripalda, piccolo comune a pochi chilometri dalla cantina, che presenta caratteristiche pedoclimatiche perfette, a 400 metri s.l.m. In una sorta di conca naturale che somiglia ad un teatro romano.
Grappoli che in cantina vengono lavorati e interpretati esaltando ogni più piccola sfumatura che la stagione e il territorio sono stati capaci di esprimere nel frutto. Vini rossi di grande carattere, tradizionali da un lato nell’essenza del vitigno, ma altrettanto contemporanei nella resa della lavorazione. Etichette da conoscere una per una a cominciare dal “Petramara” Fiano di Avellino per giungere al “Terrantica Etichetta Bianca” Greco di Tufo, dai toni agrumati e floreali, un vino che al palato è dinamico e di piena espressioni territoriale.
E poi Aglianico “Cretarossa” e Taurasi “Terzotratto”. Ampi ventagli olfattivi di vini possenti, nobili e intensi nelle precise note gustative. Una visita da fare quella alla Cantina i Favati anche perché, adiacente alla cantina, si trova un’accogliente struttura per il pernottamento, “Villa Carolina I Favati”, Lugo, ideale anche per conoscere i dintorni, dove arte e cultura, gusto e sapore non mancano mai. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Avellino, il trasporto pubblico di autobus raggiunge Cesinali.
Dal 31 ottobre la Borsa Del Turismo Archeologico
29 ottobre 2024
al grande classico degli “Spaghetti al pomodoro”
25 ottobre 2024
Un viaggio tra eccellenze vinicole e gastronomiche
22 ottobre 2024
Il tipico piatto piemontese servito in contemporanea in Italia e nel Mondo
18 ottobre 2024
Il 26 e 27 ottobre l’evento enologico e di promozione del territorio
16 ottobre 2024
In programma dall’8 al 12 novembre 2024.
11 ottobre 2024
Esegesi del Brunello
08 ottobre 2024
Per vivere l’autunno della Val Pusteria
04 ottobre 2024