Andrea Menichetti, figlio di Carisio Menichetti detto Caino e della chef Valeria Piccini, 2 stelle Michelin, gestisce la sala con elegante professionalità. Capace di raccontare e catturare la voglia di star bene, sia per l’amore con cui descrive i piatti che escono dalla cucina di mamma, sia per la passione di presentare i vini che conserva nella monumentale e ricchissima cantina, tra le più belle d’Italia. Siamo al ristorante “da Caino” a Montemerano, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, una grande maison dove la cucina sontuosa e ricercata si basa sulla grande tradizione delle materie prime toscane e sulla mano super felice di una donna fantastica. A partire dagli amouse bouche, mini piatti, non invenzioni collaterali. 

Cestino del pane che vale il viaggio con un invitante piccolo panino alla ricotta, il pane integrale e gustosi grissini. I piatti portano in tavola la sostanza maremmana e l’eleganza di una chef che come poche altre interpreta la tradizione a livelli altissimi. Abbinamenti ricercati e raffinati come nel “Cannolo di pollo glassato alla diavola, scampi e ribes” o nel coraggioso e vincente “Anguilla e midollo, rabarbaro, ricotta e vino rosso” e poi la grande tradizione dei “Pici, canocchie, prezzemolo e pecorino” e del “Cinghiale al profumo di finocchietto selvatico e verdure sulla griglia” che nel menu trova scritta la dicitura: se non ti lecchi le dita godi solo a metà. Perché da Caino e proprio questo: godimento gastronomico allo stato puro.

Sala elegante e gestita con grazia e piccole grandi attenzioni come cambiare il tovagliolo per il dessert affinché non abbia sentore dei piatti salati. La cantina è visitabile e ne vale la pena. Sarà lo stesso Andrea a far da guida nella galleria di bianchi e rossi, accompagnando gli ospiti scendendo sotto l’antica piazza del paese.

In quest’ambiente spettacolare, caratterizzato da stanze, anfratti e angoli trova posto il meglio della produzione italiana ed estera. Non mancano rarità assolute ed etichette speciali. In cantina non può mancare il più autentico spirito di Maremma, rappresentato dai vini che produce la famiglia, fin da nonno Caino. L’orto è dietro il locale nel cuore medioevale del borgo e, volendo si possono portare via i prodotti della linea Il giardino di Caino, dalla zuppa del fattore con lenticchie, alla ribollita, all’Acqua Cotta a quella di ceci e salsa di pomodoro. Tutte pronte da mettere in tavola.

Da Caino si può anche trascorrere la notte, grazie a poche stanze “bomboniera” ricavate nell’antica casa che ospita il locale. Le finestre danno sulle dolci colline toscane, e risvegliarsi qui è un vero spettacolo. Il ristorante è anche celebre per il suo cenone di Capodanno, un trionfo di grande cucina e vini che scaldano il cuore.