Nel 1750, prima ancora dell’Unità d’Italia, nasce il torronificio Di Iorio. Siamo in Campania, nel cuore della splendida Irpinia, a Dentecane, una piccola frazione del comune di Pietradefusi. Qui, Gaetano Di Iorio, di professione “copetaro” (da “cupedia”, il torrone degli antichi) sfruttando le migliori materie prime che il territorio metteva a disposizione - nocciole avellane, mandorle pugliesi, mieli di collina, albume d’uovo, ecc. - iniziò a produrre prelibatissimi Torroni con svariati gusti. I primi riconoscimenti nazionali, giunsero con il figlio Federico, che nel 1849 vede premiata la Di Iorio, come recita l’attestato di partecipazione della Mostra Internazionale di Torino del 1911.

Oggi sono Vincenzo, con i figli Federico e Anna, a guidare l’azienda di famiglia di famiglia con risultati in crescita, numerosi riconoscimenti grazie ad una costante ricerca della qualità artigianale, delle materie prime da filiere territoriali e certificate, e alla passione di compiere, nel laboratorio di pasticceria, quei gesti e quei passaggi che da ben dieci generazioni consentono di realizzare dolci di altissimo livello, preservando la tradizione dolciaria del torrone e valorizzandola nel tempo.

Ascolta l'intervista audio a Federico Di Iorio:

Nel laboratorio che profuma di mandorle e miele, Di Iorio spiega le tre fasi di cottura e di riposo necessarie, ben 16 ore complessive, per ottenere un torrone “Vecchia Maniera”, lavorato interamente a mano.

“Facciamo così da centoundici anni prima dell’Unità D’Italia - ci racconta Federico Di Iorio, figlio di Vincenzo - come dimostrano i documenti depositati al Museo nazionale di Napoli. Vi si legge che Michele Di Iorio di anni 36 con la moglie Rachele e il figlio abitavano esattamente dove abbiamo il vecchio torronificio e svolgevano il mestiere di “Cupetari” dal latino “Cupedia” che significa torrone. Un dolce di storia antichissima, già apprezzato dagli antichi Romani lungo tutta la zona rivierasca del Mediterraneo”.

Oggi l’azienda Di Iorio, produce ottanta diverse referenze di dolci. Numerosissime le declinazione del torrone, classico, tradizionale, farcito, ricoperto, aromatizzato con frutta del territorio. Vasta anche la scelta di cioccolata e torrone al cioccolato, senza dimenticare i dolci lievitati come il Panettone e le Colombe. Fu il nonno di Federico a creare il primo torrone farcito, un mandorlato con essenza di limone e l’aggiunta di un chicco di caffè.

 

Federico, la prossima generazione sta già scaldando i motori?

I miei figli hanno quindici anni, voglio che crescano credendo nella libertà. Quindi farò loro lo stesso discorso che mio padre fece a me. L’attività è qui, voi studiate ciò che più vi appassiona, poi deciderete se portarla avanti oppure scegliere altre strade. Noi Di Iorio, siamo fatti così, liberi di portare avanti la nostra storia.