Siamo a Lanuvio, a due passi dai Castelli Romani e in vista della costa tirrenica. Qui Valerio Mingotti e sua moglie Maria Rosa, coniugi bresciani, trovano la terra adatta a coronare il loro sogno di passione per il vino: si chiama “Vigna Amena” una ventina di ettari su terreno di origine vulcanica, ricco di minerali. Nel 2004 la decisione di acquistare.

 

Innanzitutto una storia di famiglia quella di CantinAmena che si declina dalla volontà di Valerio e Maria Rosa di coltivare e vendere uva, a quella dei figli Silvia, Enrico e Osvaldo che nel 2012 vogliono proseguire con volontà il progetto trasformando quello che era mezzo sogno mezza impresa, nella Società Agricola Mingotti.

 

Oggi l’azienda, totalmente biologica, conta sette tipologie di vino realizzati da differenti vitigni, alcuni dei quali autoctoni di rara pregevolezza. Come il Cesanese, uve rosse autoctone o Malvasia del Lazio. Carattere e schiena dritta per il Petit Verdot, il Syrah o l’Incrocio Manzoni bianco. Tocco internazionale con il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Sauvignon blanc.

Passione e volontà di ricercare il meglio sono le linee guida del lavoro dei Mingotti, lavorazione a mano nelle vigne, selezione dei grappoli, ricerca enologica. Il resto è dato dalla collocazione della vigna in posizione ideale per sfruttare le dolci brezze marine e le più fredde ventose dei castelli romani e dei monti Simbruini.

 

Infine la filosofia di CantinAmena, il concetto di tempo e pazienza: lavorare la terra e aspettarne i frutti con coscienza, rifacendosi alle parole di Publilio Siro, drammaturgo romano del I sec. che scriveva «patientia animi occultas divitias habet» ovvero «la pazienza è una vera, segreta ricchezza».

 

CantinAmena si trova infatti in una zona di grande importanza storica, antecedente la fondazione di Roma e divenuta celebre per il grande e prestigioso tempio di Giunone Sospita (o Sispita), mèta di pellegrinaggi per tutti i popoli vicini.

La scelta della produzione biologica a CantinAmena parte dagli anni ’80, sin da allora sono esclusi in vigna tutti i prodotti di sintesi - spiega la famiglia - tanta prevenzione e solo alcuni mirati trattamenti con elementi come rame e zolfo per frenare sul nascere l’insorgenza di eventuali malattie della vite. Anche in cantina la certificazione biologica europea garantisce il rispetto della materia vino, la limitazione di procedimenti invasivi e l’uso di lieviti o altri additivi naturali di origine biologica.

 

In cantina si procede a pressature soffici, lavorazioni attente secondo la tradizione, pur usufruendo di moderne tecniche enologiche con il controllo delle temperature di fermentazione e affinamento, così da ottenere vini capaci di rispettare al meglio territorio e uve di provenienza.

 

Un lavoro teso sia alla produzione di qualità, per questo le attuali 45.000 bottiglie non aumenteranno molto di numero, sia alla valorizzazione di un territorio vinicolo, quello laziale, troppo spesso trascurato. 

Intervista a Silvia Mingotti

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NOTE DI DEGUSTAZIONE

Divitia

Igp Lazio Bianco Malvasia Puntinata Bio

 

Una Malvasia Puntinata che trae potenze a e freschezza dal terreno profondo di buona dotazione organica.

Al naso è di spiccato carattere con note speziate che ben si equilibrano con i più rotondi sentori fruttati. Al palato giunge intenso e fermo, senza eccessiva morbidezza, bensì teso e minerale.

Patientia

Igp Lazio Rosso bio

 

Nel 2011 la prima vendemmia di questo rosso che, dopo la fermentazione in acciaio, affina 12 mesi in barrique di rovere e non meno di 6 in bottiglia.

Un bel color rubino che ne annuncia la profondità che già al naso presenta, oltre la prevista frutta matura, sentori maturi di tabacco e cuoio. La sua struttura e la sua lunghezza sono incipit perfetti della sua attitudine ad accogliere e attendere l’incedere del tempo.

Roma

Doc Roma Rosso bio

 

“Un tributo alla città più bella del mondo” lo definiscono i produttori. In fondo era la città eterna la meta dei viaggi dei loro genitori.

Vinifica con diraspatura soffice delle uve e fermentazione a temperatura controllata (25°C per il Cesanese e 28°C per il Montepulciano), con successiva macerazione sulle bucce di 10 giorni e fermentazione malolattica svolta in acciaio.

Quattro mesi sulle fecce fini in acciaio.

Tra le ulteriori etichette

Arcana Igp Lazio Rosso Cesasene Bio

Bibe Igp Lazio Bianco Bio

Bibe Igp Lazio Rosso Bio

Rosam Igp Lazio Rosato Bio