Non è un caso che Anthony Bourdain, Andrew Zimmern, Paul Hollywood e Chef Rubio abbiano fatto tappa a Palermo per sfidare i sapori unici della sua cucina di strada. Ogni piatto può infatti raccontare una storia o una tradizione del capoluogo siciliano. Così, ad alcune giovani guide turistiche locali è venuta l’idea di fondare Streaty per far conoscere una città diversa, verace, fatta di passi e morsi, tra venditori ambulanti e monumenti.
Un dolcetto tipico, un cartoccio di crocchette, un arrosticino o un panino con milza e polmone di vitello e via, alla scoperta della Sicilia autentica. Gli assaggi proposti sono esclusivamente stagionali e le guide possono modificare l’itinerario e i punti di ristoro in base al periodo e all’offerta, per restare fedeli alle tradizioni della cucina popolare. Mangioni e golosi di tutto il mondo unitevi, pronti a ricevere dettagli storico-architettonici e sfiziosi assaggi.
Per i più mattutini, partenza dal Teatro Massimo, a poco più di un chilometro dalla stazione Centrale, dal lunedì al sabato alle 10 (oppure alle 10:30, 11 e 11:30), per un tour di tre ore circa in gruppi di massimo 12 persone, adatto anche per vegetariani. Si scivola nella colorita quotidianità del mercato del Capo e i suoi banchi di pesce e frutta. Si assaggiano i celebri fritti della cucina di strada palermitana: arancine, panelle di ceci e crocchette di patate e menta. Lungo l’antica conceria si giunge poi al mercato della Vucciria, dove i partecipanti possono degustare un aperitivo alla Taverna Azzurra, il tipico pani ca’ meusa al carretto di Rocky Basile e un dolce trionfo finale (cannolo in inverno, gelato in estate) al Bar Gelateria Lucchese, condividendo riflessioni su questioni sociali e argomenti vari con la gente del quartiere.
Appuntamento alle 19, per chi preferisce la versione serale. Sempre a partire dal teatro il percorso si snoda tra i vicoli della zona Olivella, del Porto della Cala e della vivace Vucciria, per terminare in piazza Fonderia. Diverse, naturalmente, l’atmosfera e le prelibatezze offerte, come la rascatura e i mangia & bevi. Il tour inizia con un brindisi di benvenuto accompagnato da bruschette o biscotti, che fanno da apripista a sapori più decisi, mentre le guide raccontano l’evoluzione urbanistica della città, narrano leggende di strada e aneddoti storici legati a Santa Rosalia, all’Inquisizione o alla cosiddetta Primavera di Palermo. Si passa poi per l’antico Porto della Cala, dove l’esperienza gastronomica termina addentando la famosa brioche con gelato in piazza Fonderia o in piazza San Domenico.
Altri street food tour firmati Streaty sono disponibili a Catania (oltre che a Firenze e Venezia), dove si parte da piazza Duomo alle 11 o alle 11:30 per passeggiare tra i banchi del mercato La Pescheria e i vicoli del centro. Un’occasione per conoscere coloriti personaggi di strada e angoli noti solo ai catanesi più veraci e perdersi tra l’eleganza delle cupole barocche e la cucina dal sapore vulcanico. Il walking tour offre una selezione di assaggi come polpo, acciughe, arancino al ragù e cipollina con mozzarella e scalogno, con tappe a Villa Bellini, al tunnel lavico del fiume Amenano e al Castello Ursino. Dulcis in fundo, un seltz alla frutta e, a seconda della stagione, una minnuzza di Sant’Agata o una granita con brioche.
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