Si è svolta alla Milano Wine Week una degustazione ampia ed esaustiva delle principali etichette della Cantina Valdo attiva dal 1923 a Valdobbiadene, territorio dove il Prosecco è cosa seria. Interessante il collegamento in diretta con Mosca, dove sommelier e degustatori avevano la medesima batteria di vini. 

Una storia che si avvicina al secolo quella che raccontano Emiliano Fermo e Giancarlo Zanin, insieme a Sergio Bolla, quarta generazione della famiglia che nel 1934 acquisisce l’azienda vinicola che quattro amici imprenditori avevano fondato nel 1926. 

Allora era fuori dal centro di Valdobbiadene, oggi, pur trovandosi nello stesso luogo è in pieno centro storico. La storia della Valdo, percorre successivamente i diversi decenni portando novità e sviluppando l’arte enologica del Prosecco. Perché va detto che il vitigno Glera, quando ottimamente lavorato, esprime qualità ed eleganza. I Bolla iniziano la produzione di spumanti di qualità nel 1940, quando le uniche bollicine italiane erano quelle dolci dell’Asti spumante. Negli anni ‘60 è il mercato nazionale a diventare veicolo della diffusione del Prosecco e nel 1980 si aprono quelli esteri, la Valdo arriva per prima negli Stati Uniti e poi in Germania, Giappone e Inghilterra.

Negli anni ‘90 ecco le prime cuvée, come la “Cuvée di Boj” dalla zona di San Pietro di Barbozza, in località valle dei buoi, e la creazione della sottozona “Delle Rive” che entrerà successivamente nel disciplinare del Consorzio. Nel 1994 nasce la “Cuvée del fondatore” con 12 mesi di fermentazione in acciaio e piccola percentuale di chardonnay che passa in barrique prima della preparazione della cuvée. 

Nel 2004 un successivo passo, importante, con la creazione del “Metodo Classico” con rifermentazione in in bottiglia della durata di un anno circa, e successiva sboccatura.

Nel 2011 Valdo raggiunge e supera i 10 milioni di bottiglie distribuite in 50 paesi. Nel 2014 nasce la linea “Floreal” che porta per quattro anni il mondo del design e della moda, sulle bottiglie con il contributo artistico di Alberto Sclavi.

 

Il bio arriva nel 2017 come elemento di rispetto del territorio e delle persone. Nel 2018 Valdo acquisisce un’azienda agricola in Friuli per aprire anche ai vini fermi, che arriveranno nei prossimi anni.

Oggi l’azienda occupa 60 persone, presieduta Pierluigi Bolla, padre di Sergio, produce 15 milioni di bottiglie, il 10% del totale del Prosecco totale, con vigneti che si estendono nelle aree di Conegliano e Valdobbiadene, oltre ai colli di Cartizze.

 

È Gianfranco Zanin, capo enologo da cinque anni, studi alla scuola enologica di Conegliano e una passione innata per il Prosecco, a guidare la degustazione di sei diversi vini, Valdobbiadene docg Prosecco Superiore, una reale focalizzazione sul terroir. Un territorio che presenta diverse condizioni climatiche e morfologiche tra le colline e la pianura. Terreni più profondi e argillosi per vini di base maggiormente alcolica poi salendo maggiori pendenze con terreni meno profondi di origine morenica e fasi glaciali di calcare che donano sensazioni olfattive più fini ed eleganti. 

Marca Oro

Il più consumato extra Dry, il vino che rappresenta l’azienda fin dagli anni ‘60.

Naso delicato e rotondo di bella freschezza e pienamente fruttato. Al palato è serio di carattere, leggero e delicato. Molto piacevole si torna volentieri al secondo sorso.

 

Rive di San Pietro di Barbozza Brut Nature millesimato

Meno di 20000 bottiglie. Lungo affinamento sui lieviti per questo metodo Charmat di estrema eleganza. Al naso asciutto, fiori e sensazioni agrumate. Al palato arriva diritto preciso, di equilibrata e spiccata acidità E altrettanto nobile lunghezza e persistenza.

 

Cuvée del fondatore Millesimato 2018

Dedicato a Sergio bolla, un prodotto molto maschile. Naso intenso di elegante pienezza e carattere spiccato. Al palato mantiene medesima forza con sentori, sapidi e minerali, presenta una piacevole nota gustativa aromatica che ne esalta la persistenza.

     

Numero 10 metodo classico 2018

Prima annata 2004. Si chiama dieci come il numero che rappresenta il massimo dei voti. Sentori delicati e floreali profondi e persistenti. Al palato arriva una bollicina cremosa e piena con carattere preciso e una nota di acidità che determina una interessante dinamicità.

 

Tenuta Pradase metodo classico 2017

Naso distintivo di bella maturazione, complesso e ricco di fiori gentili, presente la forza dei 24 mesi sui lieviti. Al palato è aromatico con nota di mandorla, piacevole forza del sorso che lascia sensazioni gustative caratterizzanti. Piccola produzione tra le 6/7 mila bottiglie.

 

Cuvée Viviana Cartizze Dry.

Cru da unico vigneto glera 100%. Dedicato alla moglie del fondatore. Naso molto serio, classico, austero, percettibile con piacere il sentore di macedonia di frutta. Al palato giunge regale, elegante, aggraziato nella morbidezza che pervade e conquista. Sorso ricco e appagante.

Ascolta l'intervista a Sergio Bolla