In apertura Il carro da parata ritrovato a Civita Giuliana ©Luigi Spina

Uno straordinario carro da parata, destinato forse al culto di Cerere e Venere o a una aristocratica cerimonia di nozze, è stato ritrovato a Pompei, durante gli scavi della villa di Civita Giuliana

Un’eccezionale scoperta che richiama, ancora una volta, l’attenzione del mondo sull’Italia e il suo patrimonio storico artistico

Il carro da parata di Civita Giuliana, dettaglio ©Luigi Spina

L’interesse per l’archeologia rappresenta da sempre uno degli ambiti di azione del Gruppo FS che ha contribuito a riportare alla luce e a valorizzare, in tutto il Paese, numerosi e importanti ritrovamenti archeologici e contesti di scavo. Un rapporto unico quello tra l’archeologia e il Gruppo FS che parte da lontano e che raggiunge il suo culmine con l’avvio dei lavori del sistema Alta Velocità, arrivato al dodicesimo compleanno. 

MINISTRO FRANCESCHINI: “RICERCA, VALORIZZAZIONE E STUDI”, PER IL DIRETTORE DEL MIC OSANNA: “UNICUM IN ITALIA”

"Pompei continua a stupire con le sue scoperte e così sarà per molti anni e con venti ettari da scavare – ha subito commentato il ministro della cultura Dario Franceschini – ma soprattutto dimostra che si può fare valorizzazione, si possono attrarre turisti da tutto il mondo e, contemporaneamente, si può fare ricerca, formazione e studi. Il nuovo e giovane direttore Zuchtriegel valorizzerà questo impegno” ha concluso il ministro. Gabriel Zuchtriegel arriva dal Parco archeologico di Paestum e Velia, La Freccia lo ha intervistato nel mese di dicembre 2020. “Per l’Italia è un unicum" ha anticipato all’ANSA Massimo Osanna, direttore uscente del Parco Archeologico e responsabile scientifico dello scavo, proprio un anno fa La Freccia ha pubblicato un suo appassionante articolo su Pompei. "Un carro così in Italia non si era mai visto. È una scoperta di grandissima importanza per l’avanzamento della conoscenza del mondo antico”. Ha proseguito Osanna che oggi ricopre la carica di direttore generale del ministero della cultura, il MiC. 

Il carro di Civita Giuliana ©Parco Archeologico di Pompei

IL GRUPPO FS E L’ARCHEOLOGIA: RITROVAMENTO, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE

Un rapporto consolidato quello tra il sistema ferroviario, di cui il Gruppo FS è attore principale e l’archeologia. Le radici di questo legame risalgono ancor prima dell’unità d’Italia. Memorabili gli scavi archeologici di Portici del 1857, proprio lì a due passi, qualche anno prima – era il 3 ottobre 1839 – venne inaugurata la Napoli-Portici, prima linea ferroviaria italiana a doppio binario lunga complessivamente 7,2 chilometri, un viaggio alla presenza di Ferdinando II Re delle Due Sicilie. 

Il binomio FS archeologia prende forma in maniera rilevante con l’avvio dei lavori delle linee Alta Velocità, in particolare sulla Roma – Napoli, sulla Bologna – Firenze e sulla Bologna – Milano. Nei 30 (tra i principali) siti archeologici sono state ritrovate ville, terme, santuari, tombe, insediamenti rustici, edifici e acquedotti. Da qui sempre più stringente la necessità di salvaguardare e mettere in sicurezza i beni artistici, architettonici ed archeologici che si ritrovano lungo le linee ferroviarie. 

CON ARCHEOLOG I REPERTI SONO AL SICURO

Onlus del Gruppo FS che ha lo scopo di contribuire al restauro, alla conservazione e alla valorizzazione dei preziosi reperti venuti alla luce durante la realizzazione e manutenzione delle infrastrutture ferroviarie e stradali italiane, in sinergia con il Ministero della Cultura. Archeolog nasce nel 2015 da Anas e Quadrilatero Marche Umbria SpA, a cui nell’aprile 2018 si sono aggiunte Rfi e Italferr. Un esempio di sinergia e integrazione tra le società del Gruppo.

TURISMO, TORNEREMO A POMPEI E PAESTUM A BORDO DELL’ARCHEOTRENO

È un auspicio, ma anche una promessa. Tornare al viaggio in treno storico tra Napoli, Pompei e Paestum, entrambi siti archeologici patrimoni dell’Unesco. Un viaggio unico a bordo di Archeotreno della Fondazione FS che, quando termineranno le restrizioni dovute al contenimento della pandemia da Covid-19, permetterà a visitatori e turisti di ammirare il litorale vesuviano e le bellezze del Golfo di Napoli. Una breve sosta a Pietrarsa, sede del Museo Nazionale Ferroviario della Fondazione FS, e poi via verso Pompei e poi in direzione Cilento alla volta di Paestum.