L’Enit - Agenzia Nazionale del Turismo mette in dialogo il proprio archivio storico con una piattaforma 3D per dare vita alla mostra virtuale Enit e l'Italia. Una gran bella storia. Un omaggio all’ente più antico d'Italia, fondato nel 1919 per far conoscere all'estero il Belpaese come destinazione turistica d’eccellenza. «L’industria dell’accoglienza – sottolinea il direttore di Enit, Giovanni Bastianelli – segue una linea tendenziale ascendente: in cento anni il movimento turistico è esploso da 900mila visitatori nel 1911 a quasi 64 milioni di arrivi odierni».
Sicilia, Palermo, Raccolta dei fichi d’India,1950/60
Un viaggio nel passato tra editoria, grafiche e fotografie
Tra le opere in esposizione manifesti, documentari cinematografici e campagne pubblicitarie. Di particolare rilievo il focus sull’editoria, canale di comunicazione privilegiato dall’Agenzia attraverso bollettini, periodici, opuscoli, monografie. E soprattutto periodici, come Italia, pubblicato nel secondo dopoguerra con il titolo L’Italia. Rivista turistica e ferroviaria. In quel periodo la rivista ospitava articoli di Gio Ponti e Carlo Carrà e rubriche su artisti come Renato Guttuso, dava ampio spazio a moda e costume e per le copertine, spesso vere opere d’arte, iniziava a preferire la moderna fotografia alle stilizzazioni grafiche, come testimonia questa veduta aerea di Piazza di Spagna con la scalinata di Trinità dei Monti, scelta per la cover del numero del marzo 1957.
Anonimo, copertina L’Italia - Rivista turistica e ferroviaria n. 105 (marzo 1957). Stampa fotografica su carta 20x15 cm
Turismo e cultura, un binomio storico
«Negli anni Cinquanta e Sessanta – racconta il direttore Bastianelli – l’Enit entrò nel mondo del cinema per produrre cortometraggi di promozione turistica e inoltre lanciò i notiziari di settore nella Radio Nazionale sin dal 1927. Esisteva un consorzio di vendita di pacchetti turistici negli anni Venti tra Enit e Ferrovie ad esempio».
Articolo tratto da La Freccia di novembre 2020
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