Dante? Una vera popstar. Il Sommo Poeta, infatti, è presente in tante canzoni della musica leggera italiana. «Amor,ch’a nullo amato amar perdona», uno dei versi che raccontano della passione di Paolo e Francesca nel V canto dell’Inferno della Divina Commedia, è piaciuto così tanto da essere stato saccheggiato da diversi cantautori nostrani: Jovanotti in Serenata rap lo conclude con un «porco cane», mentre Antonello Venditti l’ha inserito in Ci vorrebbe un amico. Ma l’artista romano ha fatto riferimento alla figura dantesca anche in Notte prima degli esami: «Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto».

Luciano Ligabue in Siamo chi siamo cita il primo verso della Commedia: «Nel mezzo del cammin di nostra vita». E già nella hit Happy Hour dichiarava: «Dicono che il cielo/ ti fa stare in riga/ che all'inferno si può far casino/ mentre il purgatorio te lo devi proprio infliggere». Non si risparmia neppure il menestrello Angelo Branduardi: per l’album L’infinitamente piccolo, dedicato a San Francesco, cita il Canto XI del Paradiso nel quale, con parole di grande ammirazione, San Tommaso traccia un quadro delle grandi virtù del frate di Assisi. In Apriti Sesamo, invece, il maestro Franco Battiato ha inserito il brano Testamento, nel quale dice la sua sul tema della metempsicosi citando l’Inferno di Alighieri: «Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguire virtude e conoscenza».

Ma Dante e la sua poetica sono riusciti a conquistare pure la musica rock e a valicare i confini nazionali. Nel progetto Hail to the Thief, i Radiohead hanno scelto di inserire sottotitoli o titoli alternativi per ogni traccia. Quello di 2 + 2 = 5 è The Lukewarm, riferito agli ignavi protagonisti del Canto III dell’Inferno. Non mancano riferimenti su questa lunghezza d’onda nei gruppi hard rock e metal, probabilmente per i temi dark e associati alla ribellione contenuti nella Divina Commedia. L’album Fistful of Metal degli Anthrax contiene, tanto per fare un esempio, la canzone Howling Furies il cui incipit è «Abandon all hope for those who enter» («Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate»). Un verso che lascia poco spazio ai dubbi. E sottolinea quanto Dante sia universalmente riconosciuto.

Articolo tratto da La Freccia