In apertura Piazza Castello © Diego Cottino/AdobeStock

«Ho apprezzato ancora di più il valore della comunità. Di quanto sia fondamentale creare un clima di collaborazione, di rete, di unità. Perché solo così si superano le difficoltà e si cresce insieme». Con queste parole Chiara Appendino riassume ciò che porterà con sé dalla difficile esperienza che sta vivendo la sua Torino. Sindaca della città da quattro anni, non dimentica gli episodi più duri, ma guarda al futuro per ripartire, in sicurezza, con un piano di promozione che valorizzi il territorio e gli eventi del capoluogo piemontese.

 

Qual è l’immagine che le è rimasta più impressa in questo periodo particolare?

Sicuramente i camion dell’esercito carichi di bare, una scena che non dimenticherò mai, come milioni di italiani, perché ha segnato profondamente questa pandemia. Ma, allo stesso tempo, nella tragedia si sono viste tantissime azioni di solidarietà. Piccole cose che danno speranza, come un cestino messo in un condominio dove lasciare generi alimentari.

© Aldo Giarelli

Che cosa resterà a tutti noi di questa esperienza? E come cambierà, magari in meglio, il futuro della città?

Sicuramente abbiamo scoperto nuove abitudini, alcune probabilmente ce le porteremo dietro e miglioreranno le nostre vite. Penso, banalmente, allo smart working. Una modalità di lavoro che porta a spostarsi meno con le automobili, a beneficio dell’ambiente. Ma gli esempi possono essere tanti. E soprattutto abbiamo capito, ancora una volta, quanto è straordinario e prezioso il lavoro della nostra Sanità e di tutte le figure che garantiscono servizi essenziali.

 

Come è stato il suo rapporto con i cittadini in queste settimane?

I torinesi sono stati estremamente disciplinati. La realtà è molto lontana da una narrazione che vuole gli italiani restii alle regole. E per questo devo ringraziarli: il 95% delle persone controllate durante le ultime settimane era in regola, un ottimo risultato di cui andare orgogliosi.

 

Quali iniziative in suo potere intende attuare per agevolare la ripartenza nei vari settori della vita cittadina?

Sicuramente sarà necessario prendere ogni provvedimento per ripartire in sicurezza. Ma anche creare le condizioni affinché, quando sarà possibile, tutti gli strumenti siano accordati al meglio per permettere al nostro territorio di esprimere il suo potenziale.

 

Quali strategie, idee, proposte state studiando per favorire il turismo nei mesi a venire?

Un grande piano di promozione. E dovremo valorizzare il più possibile la straordinaria opportunità delle ATP Finals, il torneo professionistico di tennis previsto a Torino

nel 2021. 

Parco del Valentino © Marco Saracco/AdobeStock

Dove vorrebbe andare e che cosa non vede l’ora di fare non appena potremo considerarci fuori dall’emergenza?

Vorrei tornare a godermi la mia città, come tutti i cittadini. I nostri portici, le nostre piazze, i nostri negozi. E poi non mancherà un pic-nic con la mia famiglia in uno dei nostri tantissimi parchi.