Cento anni fa nasceva Italo Calvino. La Freccia di novembre vi invita a visitare due mostre a lui dedicate, a Genova e a Roma. Abbiamo un debito con Calvino, perché molto spesso in questi editoriali che aprono la rivista ho saccheggiato le sue opere per lanciare spunti di riflessioni sull’attualità. In particolare, le sue Lezioni americane, pubblicate postume, con le quali egli, letterato e intellettuale del XX secolo, puntava dritto ai giorni nostri, titolandole Six memos for the next millennium (Sei proposte per il prossimo millennio). Perché fantasia e realtà, tradizione e innovazione, umanesimo e tecnologia, ossia gli elementi che s’intrecciano costantemente nei suoi scritti, sono gli ingredienti con i quali dovremmo ancora tessere il nostro presente e il nostro futuro. Con precisione e leggerezza, citandolo ancora una volta. 

La lettura delle fiabe italiane, appassionatamente raccolte da Calvino, può ancora intrattenere i nostri figli prima che prendano sonno, se non sostituendole, almeno alternandosi alle ammalianti sirene che li tentano e catturano dai loro tablet o smartphone. La storia d’amore dell’operaio Arturo e della moglie Elide (nella raccolta Amori difficili), turno di notte lui, turno di giorno lei, che fondono il calore dei loro corpi nel letto che li ospita in momenti diversi, con lui che affonda il viso nel guanciale ancora tiepido di lei, ci intenerisce ancora. E ci insegna tanto sul senso e il valore delle piccole cose, che tanto piccole poi non sono. Ora che abbiamo (molti hanno) tanto di più. Più di quella stufetta che riscaldava il loro modesto appartamento alla fine degli anni ‘50 ma che irraggia il suo calore fino ai giorni nostri, all’autunno di questo 2023. Un autunno raccontato qui, dai nostri inviati, nelle pagine de La Freccia, ricche dei superbi colori del foliage, dei penetranti profumi di tartufo e di appuntamenti culturali e artistici da non perdere. 

Come sempre La Freccia vi suggerisce itinerari suggestivi e fuori dai più ordinari tour: dal Salento che balla al ritmo di tradizionali tamburelli in onore di San Rocco fino al borgo di Monteverde, in provincia di Avellino, dai siti archeologici inclusivi e accessibili alle persone con disabilità fino ai percorsi di trekking tra le colline novaresi o in viaggio tra i terrazzamenti, le abitazioni rurali e le terme millenarie della Valtellina. 

Ma questi sono soltanto piccoli assaggi del viaggio che vi aspetta in questo numero della rivista, dove incontrerete compagni di percorso mai banali che vi racconteranno altri viaggi, la loro vita, le loro esperienze, i loro sogni. E a dicembre, in libreria, ne potrete trovare e conoscere altri ancora, raccolti nel volume A/R: Andata e Racconto. Appunti di viaggio. Sono i racconti di viaggio vincitori del nostro concorso letterario raccolti insieme a quelli, inediti, di affermati scrittori italiani componenti la giuria. Vi aspettiamo per la presentazione del libro a Roma, alla Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri, più liberi, il prossimo 9 dicembre.