Il turismo sostenibile è la chiave per valorizzare uno dei settori trainanti del Paese che rappresenta da solo il 12% del Pil. E’ quanto emerso in un forum organizzato e trasmesso in streaming dall’agenzia di stampa Ansa a cui hanno partecipato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, la segretaria generale di Civita, Simonetta Giordani, e il presidente di Swg, Adrio Maria De Carolis.

 

Per la ministra Santanché il turismo sostenibile è una peculiarità dell’Italia. Può variare da quello lento dei treni storici ai cammini religiosi, dal turismo fluviale a quello enogastronomico, fino alla valorizzazione dei 5.660 borghi il cui spopolamento può essere arrestato solo con l’arrivo costante di flussi turistici. “L’Italia deve essere consapevole del suo ruolo nel mondo partendo dal dato che rappresenta il terzo marchio al mondo” ha argomentato la ministra. “Quando si rivolgono al mercato domestico, è giusto che le regioni facciano la loro promozione perché devono dare un'offerta differenziata. Ma quando andiamo all'estero, dobbiamo essere uniti, Welcome to Italy, dobbiamo essere l'Italia. Dietro un brand ci sono investimenti enormi. Noi lo abbiamo, quindi dobbiamo far capire che dobbiamo promuovere tutta l'Italia".

 

Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca ha sottolineato l’importanza della destagionalizzazione dei flussi turistici. "Abbiamo stagioni troppo corte sia nelle città d'arte che nelle mete balneari e montane. Con la politica dei grandi eventi dobbiamo invogliare i turisti anche nella bassa stagione. Non è possibile che la Sardegna viva solo due mesi l'anno mentre Algarve in Portogallo ne vive otto". I dati che arrivano dai tour operator preannunciano numeri importanti, soprattutto dai paesi “alto spendenti”. Bocca però ha invitato tutti gli operatori a non trascurare i connazionali "noi andiamo a cercare turisti in giro per il mondo ma ricordiamoci che la prima nazionalità per il turismo italiano sono gli italiani stessi. Come prima cosa dobbiamo invitare gli italiani a scoprire il nostro magnifico territorio". 

 

Simonetta Giordani, infine, ha puntato sul lavoro di squadra. "Siamo convinti che il turismo italiano abbia nella sostenibilità una grande opportunità. È ormai acclarato che il turismo è un'industria, che ha bisogno di tutto un sistema efficiente intorno in termini di infrastrutture e trasporti, di innovazione digitale, di poca burocrazia. Un'industria ha bisogno che tutto il sistema Paese cooperi e coordini quella che non è soltanto la vendita di un paese meraviglioso e di un bel racconto". La segretaria generale di Civita ha spiegato anche che il nome dell’organizzazione non profit che rappresenta deriva dalla località del viterbese di Civita di Bagnoregio che rischiava di morire ed è stata rilanciata.