Un calcio alla CO2. La lotta ai cambiamenti climatici chiede il contributo di tutti e anche il mondo del calcio può fare la sua parte. In Italia lo sta facendo, scegliendo il treno per i propri spostamenti. Giorni fa in Francia è scoppiata un’aspra polemica che ha coinvolto i media e molti settori dell’opinione pubblica per la decisione del Paris Saint Germain di raggiungere Nantes in aereo. Le due città infatti distano solo due ore di treno. E fra treno e aereo, quanto a emissioni di gas che alterano il clima, non c’è storia.  

In Italia invece c’è già una certezza: il grande calcio viaggia già ad Alta Velocità, a bordo dei Frecciarossa di Trenitalia, la società passeggeri del Gruppo FS Italiane. Vedere la propria squadra del cuore partire dalle principali stazioni italiane, non è affatto inusuale per i tifosi. E non ha mai creato affollamenti o turbamenti alla normale vita delle stazioni, alibi portato dal Paris Saint Germain per giustificare la sua scelta.

Anzi, già da qualche anno diverse società di calcio italiane hanno scelto di spostarsi in treno anche per tragitti che prima avvenivano in bus, o in aereo. Nel campionato di calcio 2021-2022, dal 21 agosto 2021 al 22 maggio 2022, ad esempio, sono stati 101 i viaggi delle squadre di calcio a bordo delle Frecce. E così è anche per la Nazionale -maschile, femminile e giovanili - che più volte ha viaggiato in Frecciarossa per le sue partite interne. 

Il treno al centro, insomma, del nuovo modello di mobilità, fondamentale per lo sviluppo sostenibile del Paese e la salvaguardia dell’ambiente. Lo dimostrano anche i dati: secondo Ecopassenger, un sistema di calcolo sviluppato dall'Union Internationale des Chemins de Fer (UIC), un viaggio in aereo da Roma a Milano emette 113,2 kg di Co2 per passeggero, un viaggio in auto 85,4 kg e un viaggio in treno 25,3 kg di CO2 per passeggero.