Sono stati molti i progetti interessanti presentati durante Hackher, rassegna italiana dedicata alla gender equality e organizzata con il sostegno del Gruppo FS presso l’Acquario di Genova. Contro ogni stereotipo di genere o discriminazione, a favore di una piena inclusione delle donne nel mondo della tecnologia e nei settori tecnici e scientifici, Hackher dopo Torino, Milano e Roma, è giunto anche nel capoluogo ligure dove si è tenuto un hackathon all’insegna dell’innovazione.

 

Una vera e propria chiamata alle idee che ha coinvolto 100 giovani partecipanti, a cui è stata offerta la possibilità di apprendere – tramite esperienze concrete – skill spendibili in futuro nel mondo lavorativo. I vari team si sono sfidati a colpi di progetti originali, valutati poi da una giuria di mentor con competenze STEM tra cui anche Giulia Costagli, Responsabile Business Technical services and Solutions in ambito Energy Fuels Materials and Transportation del Gruppo FS.

Foto di studentesse e di una tutor

L’obiettivo di Hackher, iniziativa nata da un’idea di Scilla Signa, fondatrice di Bridge the Gap, è infatti favorire l’abbattimento del divario di genere per infrangere quel tetto di cristallo che ancora oggi vede l’Italia agli ultimi posti in Europa nella parità tra uomo e donna nel settore tecnologico (venticinquesima su ventinove secondo la Commissione Europea).

 

E la sfida di Hacker non si ferma qui. Lo scopo è portare le sue battaglie di idee in 10 città italiane e successivamente altre 10 europee, grazie al patrocinio del Parlamento Europeo e al sostegno di grandi brand, tra cui anche il Gruppo FS, che conferma il suo impegno per la piena inclusione delle donne nell’economia e nella ricerca tecnologica.

 

Una missione – quella della società guidata da Luigi Ferraris – testimoniata dal Premio Universum Award, conseguito nel 2022 grazie al riconoscimento di “azienda preferita dalle studentesse nelle carriere STEM”. Inoltre, nell’ambito del nuovo Piano industriale di Gruppo, l’organizzazione si è impegnata a incrementare la presenza femminile, per il conseguimento al 2031 del 36,4% di donne (quadri, direttivi e dirigenti) nel proprio management.