Foto in apertura di Caputo Partnership International - Progetto Scalo Lambrate

FS Sistemi Urbani aprirà in esclusiva il 14 maggio lo Scalo Farini e lo Scalo Lambrate in occasione di Open House Milano, la più grande rassegna internazionale dedicata all’architettura. Entrambi i siti fanno parte del progetto Scali Milano, che insieme ad altri sette ex scali ferroviari dismessi (Farini, San Cristoforo, Romana, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, Porta Genova) costituisce il più ampio piano di rigenerazione urbana messo in campo dal Gruppo FS che coinvolgerà il capoluogo lombardo nei prossimi anni. 

Con l’apertura dei due scali viene data la possibilità di conoscere il progetto che porterà le due aree a diventare due nuovi quartieri milanesi. Lo Scalo Farini e lo Scalo Lambrate sono collocati in due zone strategiche dalla città dove architettura, urban design, forestazione urbana e nuove infrastrutture sono i pilastri alla base della loro riformulazione.

Lo Scalo Farini è in termini di localizzazione, accessibilità e dimensioni, il principale tra i sette ex scali ferroviari inseriti nel processo di riqualificazione oggetto dell'Accordo di Programma sottoscritto nel 2017 da Comune di Milano e Gruppo FS Italiane. L’area per le sue grandi dimensioni può ospitare servizi di innovazione per attività artigianali e manifatturiere, ma anche funzioni e servizi di carattere pubblico, oltre a una parte significativa di residenza.

rendering Scalo Farini

Progetto Scalo Farini - Foto di OMA - Laboratorio Permanente

Lo Scalo Lambrate è stato oggetto del concorso internazionale Reinventing Cities, conclusosi nel 2021 con la proclamazione del progetto “Lambrate Streaming”. Nell’area è prevista la realizzazione di un grande parco pubblico di circa 41.500 mq con percorsi ciclabili, alloggi di edilizia sociale e servizi per il quartiere.

scalo Lambrate Milano

Progetto Scalo Lambrate - foto di Caputo Partnership International 

La settima edizione di Open House Milano aprirà le porte di oltre 100 siti: palazzi istituzionali, case e studi privati, cantieri, opere di rigenerazione urbana, gallerie e musei, luoghi produttivi ed ex edifici industriali, tutti siti che concorrono a una rigenerazione urbana mantenendo il proprio valore storico-artistico.

 

Il tema di quest’anno è la città durevole, che conserva e valorizza le architetture del passato, donandogli una nuova forma e un nuovo ruolo in un’ottica di sostenibilità e continuità. Un tracciato dal passato al futuro che si compie nel nome di valori quali conservazione, riqualificazione, architettura circolare, riuso.