La stazione di Venezia Mestre cambia e si appresta a diventare un vero e proprio hub di riconnessione urbana. Questo grazie a un progetto di ampliamento e restyling presentato da Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS. Interventi del valore complessivo di 100 milioni di euro che faranno dello scalo veneziano una stazione più moderna, funzionale e accessibile.

 

La gara di appalto partirà a breve per un progetto che si avvarrà anche del contributo e del coordinamento di FS Sistemi Urbani, capofila del Polo Urbano del Gruppo FS.

 

In particolare, gli interventi riguarderanno una nuova opera di attraversamento dei binari e il potenziamento del trasporto dei viaggiatori in ottica intermodale, anche grazie a una riorganizzazione più funzionale dei servizi di sosta e un incremento del sistema del trasporto pubblico locale. Il focus dei lavori sarà anche rivolto a garantire alla stazione una migliore accessibilità, attraverso un design inclusivo e privo di barriere architettoniche.

 

L’attuale edificio sarà sostituito da uno più nuovo e moderno, destinato a servizi per il viaggiatore come biglietterie, sale d’attesa, attività ricreative e commerciali. Coerentemente con il percorso di sostenibilità ambientale intrapreso da RFI, per la stazione di Venezia Mestre sarà massimizzato il contributo della luce naturale con l’utilizzo di vetrate che agevoleranno l’ingresso della luce solare con sensori di luminosità in grado di modulare l’apporto di luce artificiale. 

Rendering Binari Mestre

Il progetto di rinnovo della stazione di Venezia Mestre rientra nel più ampio piano di Rete Ferroviaria Italiana per rendere più accessibili i principali 600 scali ferroviari del Paese. Tra i principali progetti di restyling in corso figurano quelli che riguardano le stazioni di Pesaro, Cattolica, Trento, Treviso, Frosinone e Milano Porta Romana. Quest’ultimo scalo si inserisce nel più ampio "Accordo di Programma Scali ferroviari Milano", che vede il Polo Urbano del Gruppo FS impegnato nel progetto di trasformazione dei sette ex scali ferroviari di Milano dismessi.

 

Avviato nel 2017, il programma di rigenerazione urbana, prevede che lo scalo di Porta Romana diventi il villaggio delle Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina 2026, mentre l'ex scalo di Greco-Breda sarà il primo quartiere di social housing a zero emissioni.

 

Altro progetto di riqualificazione rilevante è quello che riguarda Piazza dei Cinquecento e dell’ambito circostante alla stazione di Roma Termini, interessata, in vista del Giubileo 2025, da interventi che ne miglioreranno accessibilità e servizi per l’intermodalità urbana.

 

Il Gruppo FS sta infatti lavorando per trasformare le stazioni in centri di interscambio tra treno e altri mezzi di trasporto, collettivi e a basso impatto di CO2. Per questo RFI ha lanciato una piattaforma di location intelligence chiamata “StationLAND”, che, integrando dati e informazioni sull’utilizzo dei servizi di micromobilità in sharing, supporta le scelte di organizzazione degli spazi esterni delle 2.200 stazioni ferroviarie italiane.