Il Polo Infrastrutture ha partecipato al Forum Mondiale sulle Frane (6° World Landslide Forum – WLF6), l’incontro tra oltre 1100 scienziati, ingegneri, politici e molte altre professionalità focalizzato su come ridurre il rischio di frana a livello globale attraverso il monitoraggio e l’allerta, le tecniche di mitigazione e lo studio degli effetti del cambiamento climatico.

 

In un contesto geologicamente fragile come quello italiano, il Polo Infrastrutture (composto da RFI, Anas, Italferr e Ferrovie del Sud-Est) del Gruppo FS italiane, promuove quotidianamente studi sul territorio, nonché ricerca, progettazione e realizzazione degli interventi per gestire l'interazione ad ampio raggio dei fenomeni franosi con le infrastrutture di trasporto.

Le infrastrutture stradali e ferroviarie italiane sono intimamente legate al contesto territoriale e geografico ambientale nel quale sono inserite. Il cambiamento climatico in atto ha incrementato la frequenza e l’intensità dei fenomeni che potenzialmente possono avere un impatto rilevante sulle infrastrutture, ponendo una sfida di crescente complessità e portata ai gestori.

 

Tra i fenomeni climatici e territoriali maggiormente impattanti vi sono frane e alluvioni seguiti da ondate di calore e gelo, incendi, tempeste di vento e fulminazioni. Delle sfide che richiedono un complesso di azioni mirate e procedure atte a gestire le criticità climatiche emergenti, azioni che sono basate sulle previsioni e allerte meteo emanate dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Attraverso tali procedure vengono organizzate le attività di presidio, i compiti del personale ferroviario, la gestione della circolazione

Per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie, Rete Ferroviaria Italiana ha un modello operativo che si compone di interventi di carattere strutturale - con interventi preventivi e di ampia portata con efficacia nel medio periodo - e di interventi di carattere gestionale, con la predisposizione di appositi Piani d’intervento in real time. In particolare, RFI ha introdotto un Piano di investimenti per la mitigazione del dissesto idrogeologico (frane e alluvioni) con la realizzazione di interventi infrastrutturali che diminuiscono la vulnerabilità dell’infrastruttura agli eventi climatici.

 

Il processo di adattamento definito da RFI è allineato con le indicazioni della EU Adaptation Strategy, ovvero fondato sulla migliore conoscenza scientifica e adeguato alle esigenze dettate dalla complessità delle infrastrutture, attraverso la declinazione su tre tipi di intervento:

 

  • definizione delle linee di indirizzo per l’adattamento di lungo periodo con strumenti di supporto alle decisioni quali, ad esempio, modellizzazione fenomeni climatici su orizzonti temporali trentennali.
  • Ricorso a interventi e tecnologia: potenziamento delle reti di sensori, ingegnerizzazione piattaforme digitali per la previsione degli eventi estremi e la predizione degli impatti e delle reti di trasmissione dati;
  • Progettazione di infrastrutture nativamente climate-resilient o interventi specifici di adattamento su infrastrutture esistenti e territorio attraverso un processo “climate proof” che garantirà contestualmente la resilienza climatica e la carbon neutrality delle opere, in esercizio e in fase di realizzazione.

Per le infrastrutture stradali, invece, Anas, è particolarmente interessata alle strategie di mitigazione e adattamento discusse nel contesto del cambiamento climatico e guarda con interesse ai risultati delle best practice che sono emerse da questo forum. In particolare, le tecniche di misurazione automatica e a distanza sono la chiave per un monitoraggio attivo dei movimenti franosi. 

Italferr in qualità di società d’ingegneria del costituito Polo Infrastrutture del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha incontrato al 6th World Landslide Forum scienziati e tecnici da tutto il mondo per confrontarsi ed aggiornarsi sugli aspetti dei fenomeni franosi.

 

In un contesto geologicamente fragile come quello italiano, la condivisione di un  know-how specifico, maturato attraverso la progettazione e la gestione di migliaia km di infrastrutture di trasporto è stato condiviso attraverso contributi alle sessioni tecniche di SO Geologia e task force della SO Ingegneria Ambientale e del Territorio (entrambe appartenenti alla Filiera Architettura, Ambiente e Territorio) e mediante l’organizzazione con gli altri membri del Polo di uno specifico workshop.

 

Il 6° World Landslide Forum è stato organizzato dalla Cattedra UNESCO sulla Prevenzione e gestione sostenibile dei rischi idrogeologici dell’Università di Firenze e dal Consorzio Internazionale sulle Frane nell’ambito del Programma Internazionale sulle Frane, con il supporto di cinque organizzazioni delle Nazioni Unite (UNESCO, WMO, FAO, UNDRR, UNU) e di quattro organizzazioni scientifiche sovranazionali (ISC, WFEO, IUGS e IUGG).