In apertura, photo © Alekss/AdobeStock
La Freccia di luglio si apre all’estate, la stagione degli amori. O, ancor più, degli innamoramenti. Chi di noi non ricorda, con un misto di piacere e di malinconia, i fremiti, le passioni, ma anche le delusioni e le lievi, eppure in apparenza insanabili, ferite sentimentali che hanno contrassegnato le estati della nostra adolescenza, e poi dei nostri 20 anni?
Lo scorso mese la riflessione con la quale inaugurammo La Freccia ruotava intorno al claim della campagna istituzionale del Gruppo FS: un tempo nuovo. L’aggettivo è molto abusato, lo sappiamo. Tanto più che, andando avanti negli anni, i déjà vu abbondano. E così, mutatis mutandis, gli ingredienti della nostra e altrui esistenza non ci appaiono affatto nuovi. Eppure, la superficie nasconde altro. Perché di assolutamente nuovo qualcosa e qualcuno c’è sempre. Intanto, c’è chi dieci o 20 anni fa non c’era: i giovani. Sì, ci assomigliano, ma non sono noi. Neanche i noi di ieri. E poi, ognuno di loro, ma anche ciascuno di noi è “nuovo”. È la rivoluzionaria forza dell’individualità.
L’originalità, la diversità, e le novità che ognuno, affacciandosi alla vita, può introdurre nel corso degli eventi. Quelli minimi, quotidiani, familiari o circoscritti a piccole comunità, fino a quelli che indirizzano il corso della storia. È nuovo lo spirito con il quale possiamo affrontare i nostri percorsi umani e professionali, facendo tesoro di esperienze mai fatte prima.
Oppure già vissute, ma che cambiando forma e intensità ci sorprendono quasi come se fossero, appunto, una novità. Come accade con quello stato d’animo che ci turba, ci elettrizza, ci affligge. Parliamo di amore, appunto, di gioventù e di estate. Di ogni nuova estate. Parliamo di vita, fatta di leggerezza, talvolta pure di vacuità, come di profondità, dedizione, impegno. La cover di questo mese costituisce una novità (ecco, ancora!). Ospita un cantante giovanissimo e amato dai teenager. E forse una sua canzone accompagnerà qualche loro emozione estiva.
Sì, è così, La Freccia strizza l’occhio a chi forse non l’ha mai letta e ora magari la guarderà o sfoglierà con curiosità, per la prima volta. Sfoglierà un magazine che ogni mese cerca di tenervi compagnia e incuriosirvi, viaggiando con voi. E viaggiando per voi: facendovi pregustare quello che vi potrebbe venir voglia di conoscere, vedere, vivere di persona. In un’estate, quella del 2022, che ritrova finalmente tanti eventi pubblici e di massa negati per due anni dalla pandemia. Proviamo quindi a inaugurare, in ciascuno di noi, un tempo nuovo.
P.S. L’estate è anche una cornucopia, traboccante di frutti e mèssi. Scrivo questo editoriale viaggiando in treno. Dal finestrino scorgo l’oro del grano ancora da mietere e degli steli rimasti nei campi già trebbiati. Piange il cuore per tutto il grano che da mesi giace in porti lontani, ostaggio della guerra, in attesa di diventare farina. E pane. Scriviamo d’amore, e di viaggi. E viaggiare per conoscere è amare. È vivere. La guerra è nemica di tutto questo. I suoi viaggi sono fughe e amari esili. Le uniche certezze sono sofferenza, morti e miseria. Eppure…
Articolo tratto da La Freccia
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