Il capoluogo della Sardegna è culla di cultura e di storia che si uniscono a novità dal design contemporaneo ed elegante e ai sapori di eccellenti cucine.
Due indirizzi che vale sicuramente la pena segnarsi sono il boutique hotel “Casa Clát” un gioiello nel cuore della città e il ristorante “Luigi Pomata” approdo cagliaritano dello chef, grande interprete della nuova onda della cucina sarda che unisce profonda tradizione a tecniche moderne e creativa concretezza.
Tra il bastione di Saint Remy e la Marina, apre le sue porte Casa Clàt, suite hotel dall’anima eclettica ma al medesimo tempo capace di offrire un’oasi di tranquillità. Sono solo nove suite dallo stile contemporaneo, ciascuna diversa dall’altra, con pregiati arredamenti d’arte contemporanea e soluzioni inaspettate, come una vasca da bagno al centro del salotto, oppure una vera sauna privata. L’interior design ispirato per gran parte al mare gioca con colori e illuminazioni in modo molto efficace.
Casa Clàt ha reso possibile il recupero dell’antico Palazzo Frau riportandolo in vita e valorizzando viale Regina Margherita, una delle vie più vivaci del capoluogo sardo.
Il nome Casa Clàt nasce dall’unione dei nomi dei due proprietari, Caterina e Claudio Murgia, fratelli e già amministratori di Nieddittas, azienda simbolo della mitilicoltura di qualità in Sardegna. Una realtà che in oltre 50 anni è cresciuta fino a trasformare una piccola cooperativa di pescatori in una delle più note aziende italiane del settore.
Ovvio, quindi, che i prodotti Nieddittas siano protagonisti dei menù proposti dallo chef Tonio Sogus. Tra i suoi piatti, per la ricetta con Nieddittas "Linguine con Nieddittas e bottarga di muggine” mentre per le proposte dove sapori mediterranei e orientali incontrano i profumi dell’isola "Pancia di maialino cotto a bassa temperatura, salsa orientale e bietola “ e "Ceviche di pescato del giorno, coriandolo, patata viola, mais croccante”.
Vero gioiello il giardino di Casa Clàt, dove piante aromatiche, olivastri e vasche d’acqua distinguono le diverse aree. La zona lounge sul prato, con i suoi grandi divani e poltrone, invita a concedersi una pausa con un aperitivo con le proposte sartoriali del capo barman Marco Madeddu, accompagnato dai crudi e dal pescato locale da scegliere direttamente al banco.
Pochi giorni orsono, Casa Clàt, operational manager Antonio Sanna, ha ottenuto, a un solo anno dell’apertura, la “Chiave Michelin” che riconosce l’eccellenza delle strutture alberghiere.
Scendendo a piedi per due minuti lungo viale Regina Margherita si trova il Ristorante di Luigi Pomata, chef di grande esperienza e innato talento, originario di Carloforte, piccola isola ad ovest della costa, patria del Tonno.
La sua bravura è pari alla simpatia che regala ai suoi ospiti, accompagnandoli in esperienze gastronomiche, a volte uniche e sempre di grande soddisfazione.
La sua cucina unisce tradizioni mediterranee sarde, liguri ed arabe con il tonno di Carloforte, mattatore del menu.
Da provare la “Carbonara di mare", composta da spaghetti di pasta all'uovo con tonno affumicato e pesce spada, cozze, gamberetti e uova. Immancabile il “filetto di tonno rosso leggermente scottato con foie gras, caviale di melanzane, limone e salsa al vino rosso”. Tra i piatti di terra il “filetto di manzo sardo con salsa alla liquirizia e funghi cardoncelli, saltati in padella con timo”. Per chiudere in bellezza, i “cannoli con spuma di ricotta di pecora e gelato”.
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