In apertura, Andreas Gursky, Amazon,  2016 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

Le sue fotografie sono contraddistinte da un’abbondanza di elementi e dalle continue ripetizioni di singole unità. Eppure, ogni soggetto ritratto in serie rappresenta un unicum, può avere valore di dettaglio. A osservarlo l’occhio si perde e si confonde sottoposto a una geometria ipnotica che gioca con i veri livelli del campo visivo. È la firma inconfondibile di Andreas Gursky, fotografo tedesco considerato uno dei maggiori artisti del nostro tempo, famoso soprattutto per gli scatti di grande formato. Una mostra alla Fondazione Mast di Bologna, fino al 7 gennaio 2024, ne ricostruisce la carriera attraverso un percorso espositivo composto da 40 immagini. 

Andreas Gursky, Apple , 2020 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

Andreas Gursky, Apple, 2020 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, curata dall’artista insieme a Urs Stahel, è un viaggio nel tempo e nello spazio che, tenendo insieme le prime fotografie dell’artista e quelle più recenti, copre grandi distanze con opere realizzate in giro per il mondo. Al centro del lavoro di Gursky vi è il racconto del consumismo. Di fronte al suo obiettivo spazi industriali, supermercati zeppi di merce e magazzini di e-commerce si trasformano in simboli di un’alienazione collettiva, dove l’oggetto, non più mezzo ma fine, regola tutte le azioni e domina ogni aspetto della vita.

Andreas Gursky, 99 Cent II , D iptychon, 2001 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

Andreas Gursky, 99 Cent II, Diptychon, 2001 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

Osserva, a questo proposito, Urs Stahel: «Ancora oggi questa è la particolare forza di Gursky, la sua grande potenza visiva, che ogni volta rende l’ingresso nel suo universo di immagini un’esperienza e al tempo stesso un passo verso la conoscenza.

La disposizione delle sue opere offre spazio e tempo per un'esperienza fisica, mentale ed emotiva, per afferrare, per capire».

 

Articolo tratto da La Freccia dicembre 2023