Pasqua è per tutti festa di rinascita. Resurrezione e vittoria sulla morte per i credenti, per gli altri avvio di un nuovo ciclo vitale, dopo il grigio inverno. Questi noti simboli e metafore, nella drammatica congiuntura che stiamo vivendo, si caricano di ulteriori significati, che è superfluo esplicitare. E sebbene ancora non siamo usciti dall’emergenza Covid-19, e ragionevolmente ci dovremo convivere ancora per mesi, sono proprio questi i giorni in cui tutti noi siamo chiamati a progettare il futuro, per rinascere e ripartire davvero. FS Italiane lo sta facendo, con tutte le sue società operative, sotto una guida salda e lucida, e uno slogan che ne riassume obiettivi e ragioni profonde: #RiparTiAmoItalia.

L’amministratore delegato e direttore generale Gianfranco Battisti, negli ultimi giorni, con alcuni interventi televisivi, l’ultimo dei quali su Rai Uno, a “Porta a Porta”, e una lunga intervista al Sole 24 ore, ha disegnato lo scenario prossimo futuro, la strategia, gli obiettivi e gli strumenti per raggiungerli. Forte di un esercizio 2019 che ha registrato utili mai raggiunti prima dal Gruppo, al netto di partite straordinarie, e del primato nazionale in fatto di investimenti pubblici, Fs Italiane sa di rappresentare un fondamentale volano di sviluppo e di possibile rinascita per il Paese. 

Ci sono infrastrutture per la mobilità, ferroviaria e stradale, da completare e da mantenere in efficienza e in sicurezza, “resilienti anche nei confronti dei cambiamenti climatici”. Entro l’anno, con il concorso di procedure più snelle e digitalizzate, potrebbero essere chiuse gare per 20 miliardi di investimenti. E poi servizi da svolgere con sempre maggiore efficacia per sfruttarne appieno le potenzialità. Tenendo ben saldo l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile, ossia rispettoso degli equilibri di un ecosistema la cui salvaguardia è l’unico nostro lasciapassare per il futuro. Potremmo così realizzare alcuni fondamentali presupposti per rilanciare la competitività del sistema Paese e dei suoi principali settori: dall’industria al turismo, dal commercio alla logistica.

 

Ripartire non sarà facile, in nessun settore. Mobilità pubblica e turismo stanno pagando e pagheranno un altissimo prezzo. Tante abitudini maturate negli ultimi anni saranno rimesse in discussione. Battisti ne ha mostrato piena consapevolezza, illustrando le iniziative che il Gruppo FS Italiane ha già adottato in queste settimane e altre che ha in cantiere o allo studio.

 

Lavoriamo per rimuovere i timori delle persone durante la loro esperienza di viaggio – ha detto Gianfranco Battisti a Porta a Porta - assicurando già con il sistema di prenotazione il previsto distanziamento sociale a bordo. E lo facciamo anche attraverso ripetute e massive sanificazioni di tutti gli ambienti ferroviari, con un accesso ai treni e nelle stazioni che sarà molto più regolamentato e disciplinato, e con una sempre maggiore digitalizzazione dei sistemi di vendita dei biglietti e di assistenza”.

Servirà anche individuare strategie di sistema, con amministratori e decisori pubblici, per diluire gli orari di apertura e chiusura di negozi, uffici pubblici, scuole, attività produttive, così da evitare affollamenti su treni regionali e mezzi pubblici, lavorando anche qui a soluzioni tecniche e organizzative che creino il necessario distanziamento a bordo.

 

Il Gruppo FS Italiane, anche in questi giorni così complessi e difficili, ha continuato ad essere vicino ai suoi dipendenti, con speciali coperture assicurative per chi, contagiato, dovesse ricorrere alla degenza ospedaliera, con l’acquisto di 500.000 kit diagnostici per uno screening generale e con l’attivazione di linee di produzione di mascherine protettive in un impianto di manutenzione di Bologna.


Le sue società operative, a iniziare da RFI e Trenitalia, pur nella drastica riduzione dell’offerta, continuano ad erogare i servizi necessari alla mobilità di quei lavoratori che non hanno mai smesso di essere impegnati in attività e cicli produttivi essenziali. Tra questi i medici e il personale sanitario selezionato dalla Protezione Civile che ha potuto e può muoversi gratuitamente sui convogli di Trenitalia.

 

E poi il trasporto merci, con oltre 4 milioni di tonnellate di materiali movimentati in neanche un mese, trai quali prodotti alimentari e medico sanitari, che hanno contribuito ad assicurare l’approvvigionamento delle catene di distribuzione. Il Polo Mercitalia ha registrato una crescita dei flussi di traffico di circa il 10% proprio nel segmento dei beni di prima necessità, trasportati nella massima sicurezza sanitaria. 

Poi c’è il turismo, tema doppiamente caro all’amministratore delegato Gianfranco Battisti, perché è una voce che alimenta intensamente la domanda di mobilità ferroviaria, e perché, in qualità di presidente di Federturismo, egli ha piena consapevolezza del ruolo che il settore gioca nella bilancia economica e occupazionale del Paese.

Anche qui, elencando alcune misure di possibile sostegno alla filiera, come il ricorso ai fondi europei non utilizzati per finanziare gli operatori in difficoltà o l’erogazione dei bonus vacanze, Battisti ha evidenziato come occorra “un grande piano nazionale di rilancio del turismo” dove trovano lavoro in Italia più di 2 milione di persone per un contributo di almeno 100 miliardi di euro sul PIL.

 

 È quindi necessario lavorare in stretto coordinamento con tutti gli operatori del settore (albergatori, crocieristi, aziende di trasporto, agenzie di viaggio, tour operator). E questo vale in particolar modo per il nostro amato Sud Italia, dove il turismo è nevralgico per la tenuta economica e sociale di intere regioni che conoscono vitali picchi produttivi proprio nella stagione turistica. E il suggerimento di Battisti è stato altrettanto netto “bonus vacanze sì, ma le vacanze facciamole in Italia”.

Con una parola d’ordine, condivisa: RipartTiAmoItalia.

 

E quindi, Buona Pasqua Italia: uniti possiamo, dobbiamo farcela.