Quo usque tandem…? Difficile dire fino a quando questa bolla che ci tiene appesi in un’attesa devastante ci terrà ancora prigionieri, e quanto lento sarà il ritorno a qualcosa che assomigli alla normalità. Ma La Freccia non si ferma. Non sappiamo quando saremo di nuovo sulle Frecce Trenitalia, nei FRECCIALounge, negli hotel, negli stabilimenti termali dove siete soliti trovarci. Né quando voi tornerete a bordo dei nostri treni, numerosi e vogliosi di viaggiare ancora con noi, di incontrare persone, passeggiare per le vie delle nostre città, visitare musei, ascoltare concerti, riassaporare i vostri luoghi dell’anima o eleggerne altri, tra i tanti suggestivi angoli di questo stupendo Paese.

Stazione di Milano Centrale durante l'emergenza COVID-19 - Foto di Claudio Furlan/La Presse

Allora, visto che non possiamo incontrarci, e non ci potete sfogliare come di consueto, siamo noi a cercarvi, con questa edizione del magazine pubblicata per la prima volta soltanto in versione digitale. Desiderosi più di prima di intrattenervi e ispirarvi ancora viaggi, da realizzare per il momento soltanto con la fantasia. Già, per il momento. Mai eufemismo fu meno efficace, eppure questa sospensione temporale, surreale e angosciante, prima o poi finirà. Dopo, però, dovremo ricordarcela. Fare tesoro di quello che abbiamo visto e sperimentato. Impedire che l’oblio e l’istintiva rimozione di ciò che ci duole ci riportino a essere esattamente quello che eravamo prima. La nostra conclamata fragilità e vulnerabilità dovrà aiutarci a mettere meglio a registro priorità e valori.

 

A riprogrammarci. Sono in tanti in questi giorni ad auspicarlo, altrettanti a dubitare che accadrà davvero. Ecco, nelle pagine che seguono, oltre a incontrare tanti amici, troverete alcuni spunti di riflessione al riguardo. Uno li riassume tutti: la necessità di un maggiore rispetto per l’ecosistema che ci ospita e di cui non siamo gli unici abitanti, tantomeno i padroni inviolabili. Siamo tutti animati da una voglia matta di ripartire con rinnovata vitalità, che necessita, però, di una rinnovata coscienza. 

Personale del Gruppo FS Italiane in servizio nella stazione di Roma Termini durante l'emergenza COVID-19

Come ferrovieri, come Gruppo FS impegnato anche in questi giorni ad assicurare mobilità coniugata a sicurezza, ce la metteremo tutta. Associando all’impegno, all’entusiasmo e alla professionalità ingenti investimenti in infrastrutture che offriranno anche opportunità di lavoro, di cui ci sarà grandissimo bisogno.

Tutto questo per una crescita e uno sviluppo rispettosi dei delicati equilibri del nostro Paese e del nostro pianeta. Sostenibili davvero. È un dovere, oggi più importante che mai. Perché il pianeta può fare anche a meno di noi. Di lui, noi no.