MUSEO CHIUSO  IN OTTEMPERANZA ALLE INDICAZIONI DELLE AUTORITÀ IN MATERIA DI PREVENZIONE DEL CORONAVIRUS

 

«Parlami d’amore Mariù». Così cantava un giovane Vittorio De Sica nel film Gli uomini che mascalzoni del 1932, un brano ripreso poi nel 2007 in uno spot di Dolce&Gabbana che ha fatto il giro del mondo, a testimonianza di un successo planetario. E come dimenticare una splendida e malinconica Sofia Loren in Una giornata particolare del 1977 mentre intona: «Mamma, solo per te la mia canzone vola»?

Walter Chiari, Cesare Andrea Bixio e Vittorio De Sica

Questi due componimenti, conosciuti persino dai più giovani, portano la firma di Cesare Andrea Bixio, compositore napoletano di pietre miliari della musica popolare. La mostra Musica e cinema nel ‘900 italiano, al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari all’EUR di Roma fino al 31 marzo, celebra il genio di quest’artista che è stato in grado di eccellere anche nel campo dell’imprenditoria: tra i primi a intuire l’importanza dell’editoria musicale, fonda negli anni ’60 la Cinevox Record, prima casa discografica dedicata alle colonne sonore che nel corso degli anni ha prodotto artisti come Ennio Morricone, Nicola Piovani e Armando Trovajoli.

Nel percorso espositivo il visitatore può compiere un viaggio alla scoperta di immagini dei primi dischi e dei film musicati, capolavori come Febbre da cavallo, Il Marchese del Grillo, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, must del genere horror come Profondo Rosso e Suspiria e pellicole più recenti come Cetto c’è. Senzadubbiamente. Oltre a sentire poi sequenze di canzoni interpretate sia da attori come Totò e Anna Magnani, sia da interpreti come Beniamino Gigli, Luciano Pavarotti, Mina e Andrea Bocelli.