C’è anche il Gruppo FS tra le 130 aziende italiane più attente al clima. Secondo la classifica redatta dal Corriere della Sera, Pianeta 2030 e Statista (azienda specializzata in ricerche di mercato ranking e analisi di dati aziendali), il Gruppo guidato da Luigi Ferraris ha infatti ridotto le emissioni di CO2 del 10,55% tra il 2019 e il 2021, conquistando perciò l’ingresso in graduatoria, assieme a sole altre due aziende operanti nel campo dei trasporti e della logistica (il Gruppo FNM e il Gruppo MM). 

Le 130 aziende inserite nella classifica, appartenenti a diversi settori economici, sono state selezionate tra 550 di quelle attive nel Paese, con il maggior fatturato o quotate nella borsa italiana. La classifica rappresenta un riconoscimento all’impegno del Gruppo FS verso i temi della sostenibilità, come certificato anche recentemente dal rating A- ricevuto da Carbon Disclosure Project, l’organizzazione internazionale che aiuta le imprese a misurare e gestire gli impatti ambientali.

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E proprio in questa direzione si muove anche il progetto del Gruppo FS di autoprodurre il 40% del proprio fabbisogno energetico tramite generazione di energia rinnovabile, con una produzione di energia dal fotovoltaico pari a circa il 10% di quella attualmente prodotta in tutta Italia dagli impianti a energia solare, offrendo così un contributo concreto alla transizione green del Paese. Il tutto installando gli impianti nelle aree di proprietà del Gruppo oggi in disuso.

Obiettivi tutt’altro che astratti, visto che Ferrovie dello Stato ha già lanciato un bando di gara europeo, per venti nuovi impianti fotovoltaici, dal Piemonte alla Sicilia, passando per Toscana, Lazio, Campania e Puglia. Un altro bando sarà lanciato il prossimo autunno, per altri quaranta impianti. Passi decisi verso la Carbon Neutrality, obiettivo che il Gruppo ha anticipato di dieci anni, dal 2050 al 2040