Lo zaino sulle spalle, la coincidenza del treno da prendere al volo, l’ostello della gioventù da prenotare per la tappa successiva e poi quella città lì, sulla costa, che proprio non c’era nel programma di viaggio ma che tutti dicono sia imperdibile. Frammenti di viaggi indimenticabili in treno, in giro a scoprire l’Europa, istantanee di Interrail, il progetto che negli ultimi 50 anni ha aperto le porte e i confini del Vecchio continente a più di 10 milioni di persone. Lo fa dalla primavera del 1972, da quando fu staccato il primo biglietto di un programma a cui aderiscono 11 società ferroviarie europee, tra cui Trenitalia, capofila del Polo passeggeri del Gruppo FS. E lo fa ancora oggi, con i numeri che, superata la fase pandemica, sono tornati a crescere: in Italia si registra un +60% di biglietti venduti rispetto al 2019, in Europa 600 mila pass nei primi 9 mesi, più del doppio del periodo pre-pandemia. 

Viaggiare su rotaia, insomma, piace ancora. Dalla fredda Scandinavia, alle calde coste Mediterranee, dalla propaggine europea più orientale del Portogallo affacciato sull’Oceano Atlantico, a quella più orientale della Bulgaria bagnata dal Mar Nero, l’Interrail è un pass per visitare l’Europa in treno, il mezzo di trasporto che più di tutti sa essere dolce, romantico ma anche comodo. Un mezzo che negli anni della lotta al cambiamento climatico, viene amato anche per il suo lato sostenibile e che sa sempre è apprezzato per la capillarità con cui permette di far conoscere anche i lati meno battuti di un continente vastissimo e tutto da scoprire

Foto di viaggiatore con zaino interrail

Erede dell’Eurail, il progetto che ancora oggi permette ai cittadini extraeuropei di viaggiare in maniera illimitata in 28 paesi del Vecchio Continente, l’Interrail fu lanciato per festeggiare i 50 anni dell’Uic, l'associazione mondiale che unisce gli operatori del settore ferroviario. Il successo dell’idea fu immediato e convinse gli organizzatori a fare dell’Interrail un progetto permanente.

 

Da allora milioni di viaggiatori hanno visto l’Europa cambiare dal punto di vista storico, culturale e geopolitico dal finestrino di un treno. I ragazzi dell’Interrail affollavano i vagoni dei treni, quando a Berlino il 9 novembre 1989 crollava il muro che divideva in due blocchi il mondo intero e si muovevano di stazione in stazione nei primi giorni dell’estate 1991, mentre iniziava a dissolversi la Jugoslavia di Tito. Una voglia di libertà e di scoperta, alla ricerca di incontri estemporanei ed esperienze indimenticabili mai placata, neanche quando il radicalismo islamico espresse il suo volto più feroce, quello dell’11 marzo 2004 della stazione Atocha di Madrid, o quello del 13 novembre 2015 della strage del Teatro Bataclan a Parigi. Il tutto mentre ai bordi dei binari dove sfrecciavano i treni dei viaggiatori Interrail, l’Europa cambiava i suoi confini e a fatica cercava di stabilire regole comuni per darsi una propria Unione. 

Dai primi anni del suo lancio, i paesi coinvolti nel progetto sono passati da 11 a 33 e l’esperienza è diventata sempre più inclusiva, visto che nel 1972 a poter viaggiare con l’Interrail erano solo i minori di 21 anni, limite d’età alzato prima a 23, poi a 26 anni, sino a scomparire del tutto. Sono cambiati, inoltre, anche i confini entro cui poter viaggiare: dal 2007, infatti, non esiste più la divisione in zone, ma il pass ha abbracciato tutto il territorio europeo. 

Foto di ragazza con bandiera europea

Quello che però non è cambiato è il successo che questa iniziativa continua a riscuotere. Dopo i lockdown della Pandemia da Covid-19, infatti, sono tornati a crescere i biglietti Interrail venduti e nei primi nove mesi di quest’anno, sono stati oltre 600.000 i Pass staccati. Un dato quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2019. Il paese che ancor’oggi ama di più questa modalità di viaggio è la Germania che da gennaio a settembre ha venduto 142mila biglietti, seguita dalla Svizzera e dalla Gran Bretagna. Dei cittadini tedeschi che hanno deciso di lanciarsi nell’avventura dell’Interrail quest’anno, il 70% dei sono giovani sotto i 27 anni, e le principali destinazioni sono Francia (in particolar modo Parigi), Italia (Roma, Firenze e Milano) e Spagna (Barcellona e Madrid).

La nostra penisola, inoltre, figura tra le mete più vendute per i “One country pass”, ovvero i biglietti per viaggiare in un solo paese. Le nazioni preferite per questa formula nei primi 9 mesi del 2022 sono state, oltre all’Italia, la Francia, la Germania e la Svizzera.

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Ma come si compra il biglietto Interrail? Se in passato siete stati dei viaggiatori Interrail e magari con nostalgia state leggendo questo articolo, certamente vi ricorderete le file in biglietteria o in agenzia di viaggio, le banconote riposte in un portafoglio a strappo e probabilmente anche quell’euforia nello stringere tra le mani il prezioso ticket. Beh, oggi ovviamente tutto è diventato più digitale e alle biglietterie Trenitalia e alle agenzie di viaggio abilitate si è affiancata la modalità di vendita online.

Per scegliere la formula Interrail preferita, basta collegarsi su questo sito dove potrai comprare o il “One country Pass” oppure il biglietto per viaggi illimitati in 33 paesi europei, per un periodo di viaggio da un minimo di 3 giorni fino a 3 mesi. I biglietti sono disponibili per tutte le fasce di età, due bambini fino a undici anni possono viaggiare gratuitamente se accompagnati e sono previsti diverse offerte sia per giovani che per senior. Ultima novità è invece nel solco della digitalizzazione: al momento di completare il pagamento, selezionando l’opzione “E-Pass”, potrai ottenere il biglietto Interrail in digitale da salvare sul tuo smartphone. Un vero e proprio segno dei tempi che però non sminuisce affatto quella poesia e quel romanticismo che sa offrire un viaggio in treno a conoscere l’Europa, con qualche amico e poche robe nello zaino.