“Nel 2020 abbiamo in programma di bandire gare per 13,8 miliardi in tutti i settori presenti sul territorio nazionale, per servizi e forniture di materiali”. È quanto ha detto l’amministratore delegato di RFI (Gruppo FS Italiane) Maurizio Gentile, durante un’audizione in videoconferenza davanti alla Commissione Trasporti della Camera, nell’ambito dell'esame dello schema di aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma 2017-2021 - Parte investimenti, tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana.
Si conferma così l’obiettivo dell’intero Gruppo FS, che include anche ANAS, di lanciare gare per 20 miliardi di euro entro l’anno, come annunciato qualche settimana fa dall’amministratore delegato di FS Italiane Gianfranco Battisti, evidenziando il ruolo che il Gruppo potrà giocare nella ripartenza produttiva ed economica del Paese.
Nell’audizione Gentile ha fatto emergere anche la “notevole lentezza nella fase di approvazione di questi contratti”. L’aggiornamento 2018-19 è stato approvato dal Cipe il 24 luglio 2019 ma ancora l’iter non si è concluso. E anche la necessità di rendere più agili le procedure di affidamento dei lavori “bisogna lavorare perché i codici normativi si prefiggano come obiettivo che le opere si facciano, invece spesso l’obiettivo sembra che sia la garanzia della concorrenza”
Su 15,4 miliardi di euro di risorse aggiuntive, deliberate dalle leggi di Bilancio 2018 e 2019, quelle destinate al Sud Italia sono 7,9 miliardi, pari al 51%. Dei 203 miliardi complessivi del programma 2017-2021 sono state finanziate opere per 63,8 miliardi.
Gentile ha ricordato che “oggi, in piena emergenza coronavirus, abbiamo assistito ad una caduta della domanda […] ma rimane chiaro che il trasporto collettivo in sicurezza non può essere messo da parte a favore di altri mezzi”. Soltanto alcuni cantieri medio piccoli di RFI in questo periodo di lockdown sono “andati avanti con qualche rallentamento ma adesso tutto si sta riavviando”.