Marica Bonomo ha scelto la “Verticale Incrociata” una modalità di degustazione particolarmente originale per presentare a Milano i suoi vini che nascono in due territori di importante profilo enologico: il Custoza e la Valpolicella. Nei calici sono stati proposti “Cà del Magro Doc Custoza Superiore e Amarone Classico Docg Tenuta Lena di Mezzo” due territori, lungo lo scorrere di tredici annate.
La storia della cantina Monte del Frá nasce sessantacinque anni orsono con Massimo Bonomo. Nel 1958 il nonno di Marica affitta due stanze del complesso che era stato il convento dell’ordine monastico di Santa Maria della Scala. In una delle stanze vive con la sua famiglia, nell’altra apre una “Frasca” così si chiamavano anticamente le osterie che si facevano riconoscere dai viandanti appoggiando una frasca sulla strada.
“Mio nonno venne a mancare presto - racconta Marica - e mio papà da ragazzo che era si ritrovò uomo, ma la sua volontà di proseguire fu subito totale e determinata”.
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Si hanno testimonianze della produzione di vino in queste terre già nel 1492 quando proprio i Frati (Frà in veneto, da cui il nome dell’azienda vinicola) dell’Ordine di Santa Maria della Scala di Verona si dedicano alla lavorazione dei vigneti. Lo testimonia un documento conservato nella Biblioteca Capitolare della cittadina scaligera che registra l’affitto nel 1619 di 25 campi destinati a vigneti e ad alberi da frutto, nonché il canone dovuto per poter lavorare i terreni di Sommacampagna (dove ora sorge la cantina principale).
“Da 65 anni facciamo parlare il nostro territorio attraverso i nostri vini. Il tempo è un bene prezioso e il vino ne è testimone” prosegue Marica e, presentando la verticale incrociata, aggiunge “Ho scelto di condividere un momento che vuole giocare in parallelo sulle due denominazioni, del Custoza da un lato, dove nasciamo come famiglia e siamo rappresentativi del valore, dell’amore e della passione radicati nel territorio, oltre ad avere il maggior numero di ettari. Dall’altro lato nel proporre il percorso intrapreso nella rinomata e blasonata Valpolicella attraverso l’acquisizione di “Lena di mezzo”. Un viaggio di passione ed evoluzione di una famiglia che testimonia dove vogliamo arrivare. Un percorso rotondo e aperto tra le nostre passioni”.
Produciamo il Custoza “Ca del Magro” in un territorio particolare, dove bastano pochi chilometri perché il suolo vulcanico cambi acidità e armonie gustative del tipico blend di uve Garaganega, Cortese e Trebbianello.
Ca del Magro è il vino del mio amore che unisce i linguaggi di tre persone: mio papà, mio zio e me stessa. All’inizio, infatti, era solo un Custoza giovane, poi lo abbiamo trasformato perché aveva la capacità di reggere il tempo. Un’ intuizione di mio padre che, grazie a sperimentazioni e tanto lavoro, ci ha portati ad essere ciò che siamo oggi”.
La 2008 è l’annata che ben definisce ciò che Marica Bonomo racconta. Un vino che ha grande struttura grazie anche alla provenienza da vigne molto vecchie che regalano uva di minor quantità ma di alta qualità. “Sono le vigne a parlare, gli enologi ne sono gli ambasciatori. Il rispetto dei tempi della vigna consente di produrre vini che reggono il tempo. Per andare avanti, in alcuni casi, bisogna tornare indietro. La chiave è rispettare l’essenza del vino e del territorio”.
Bianchi di imponente struttura e di raffinata matrice. Eleganza dei profumi e precisione come nella 2009 dove troviamo maggior tensione e spiccato bilanciamento di acidità e territorio. Spinta perfetta nella 2010 che affascina con spezie dolci e delicate, frutta matura gialla, bellezza del sorso.
Con le annate 2011 - 12 e 13 si sviluppa maggior integrità, minimale utilizzo del legno, maggior nerbo e stupendo bilanciamento tra acidità sapidità.
Nelle 2018, ‘19 (super premiata) e ‘20 la linea stilistica diventa più purista, verticale, molto meno zuccherina ed espressione di una vigna molto amata.
Parlando dei vigneti in Valpolicella, Marica Bonomo torna a citare suo padre e la sua determinazione mossa dall’intuito e dal talento. “Con Amarone Lena di Mezzo, abbiamo capito la nostra volontà di metterci in discussione e di crescere. Un giorno arrivo in ufficio e capisco dai suoi occhi che aveva trovato la vigna giusta: 17,8 ettari, arrotondati a 18 per scaramanzia, a Fumane, una delle zone più affascinanti della Valpolicella Classica. E si comincia, anche con l’aiuto di un enologo consulente, non della zona, il valtellinese Claudio Introini. Grande competenza e uomo di valori e semplicità, che sono i nostri stessi valori di squadra e di famiglia.
Una storia d’amore per il vino, che prosegue da oltre 60 anni con Eligio “l’uomo della vigna”, il fratello Claudio l’enologo, Marica (figlia di Eligio), Massimo e Silvia (figli di Claudio), responsabili rispettivamente di export e comunicazione, cantina, ospitalità e social. Luigina e Miria, rispettivamente mogli di Eligio e Claudio, supervisionano il punto vendita, situato in sede a Monte Del Frà. Fedeltà e valorizzazione del territorio sono i valori fondanti del lavoro in un’azienda dove ognuno svolge il proprio ruolo con responsabilità, dedizione e rispetto.
Con una trentina di collaboratori la famiglia Bonomo sta lavorando anche ad una ospitalità con picnic in vigna e degustazioni e ad un progetto alberghiero.
“Monte del Frà con il suo stile vuole leggere e rispettare il territorio - conclude Marica - Questo è il nostro atto d’amore verso la nostra terra. Siamo romantici, fiduciosi, ottimisti, ma soprattutto un po’ pazzi”.
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