Firenze con il Chianti, il Morellino di Scansano e il Chianti Classico, Montepulciano e il Vino Nobile, San Gimignano e la sua Vernaccia e poi ancora Firenze con ben 13 diversi territori presentati dai loro Consorzi di Tutela: dalla Maremma al Montecuccco, dal Carmignano al Valdarno di Sopra.  Questo sono stati gli appuntamenti organizzati dai consorzi vinicoli della Regione, in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze, Promo Firenze, Fondazione Sistema Toscana e Regione Toscana. Giornate di approfondimento e conoscenza enologica cui hanno preso parte addetti ai lavori e giornalisti da tutto il mondo, insieme alle produttrici e ai produttori degli ottimi vini toscani, che stanno ottenendo ottimi risultati anche dal punto di vista commerciale. Per il vino made in Tuscany, infatti, il 2022, l’annata presentata durante le diverse anteprime, sarà da record, almeno dal punto di vista degli incassi riferibili all’export delle DOP: le stime parlano di oltre 690 milioni di euro (+7%), anche a fronte di una flessione in termini di volume (-3%), in linea con le altre DOP nazionali. I dati sono di ISMEA e fanno parte del rapporto presentato a Firenze. 

La Toscana ha una percentuale di presenza di denominazioni decisamente più alta che nel resto d’Italiasul suo territorio esistono 58 indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 DOP (11 DOCG e 41 DOC) e 6 IGT che presidiano la quasi totalità della superficie vitata toscana (95% contro una media nazionale che arriva al 62-64%).

La qualità dei vini toscani è molto apprezzata anche all’estero, soprattutto nei Paesi extra Ue (67% e 72% rispettivamente in volume e in valore), con una forte concentrazione in tre direzioni: il 57% delle consegne viene effettuato in USA, Germania e Canada, con gli Stati Uniti che da soli rappresentano il 34% in volume e il 38% in valore. 

Nel mercato del vino sono stati soprattutto Chianti e Morellino a mostrare aumenti sopra la media nazionale, mentre gli altri grandi rossi sono cresciti ma a ritmi minori. Anche l’IGT Toscana nel 2022 ha visto crescere i listini del 20% su base annua a fronte di una crescita a livello nazionale appena del 3%.  Alla Fortezza da Basso si sono tenute l’anteprima del Chianti e del Morellino di Scansano. Come da tradizione, i banchi d’assaggio con la presenza dei produttori, hanno consentito di compiere un bellissimo viaggio tra le diverse etichette. Le province che producono vino Chianti sono Firenze, Siena, Arezzo, Pisa, Pistoia e Prato, i cui suoli coltivati da secoli a vite e delimitati dal disciplinare, disegnano quegli scenari inconfondibili impressi nell’immaginario collettivo di ogni appassionato. A queste sei province sono imputate le “sottozone” di produzione: “Chianti Colli Aretini”, “Chianti Colli Fiorentini”, “Chianti Colli Senesi”, “Chianti Colline Pisane”, “Chianti Montalbano”, “Chianti Montespertoli”, “Chianti Rufina”. 

Oltre 1.500 le persone che hanno preso parte alla giornata “Chianti Lovers” degustando più di 400 etichette di oltre 120 aziende del territorio. Molto apprezzato il momento di colore e tradizione con l’esibizione degli “Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini di Figline Valdarno” che hanno proposto la loro arte sfilando tra gli spazi della storica Fortezza fiorentina.  Il tradizionale format dell'Anteprima 2023 – Chianti Lovers & Rosso Morellino’ - afferma il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - si conferma essere una certezza nel panorama degli eventi vitivinicoli del nostro territorio. L’alta qualità delle etichette è stata percepita ed apprezzata dagli operatori, ma anche dal pubblico. Non possiamo che essere soddisfatti”.  “Anche quest’anno ci siamo ritrovati con grande soddisfazione ed entusiasmo per presentare le nuove annate del Morellino di Scansano annata 2022 e riserva 2020. È stato un evento vibrante e partecipato – commenta Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio di Tutela Morellino di Scansano docg – nel quale abbiamo condiviso e commentato con la stampa e gli appassionati lo stile inconfondibile e le peculiarità delle nuove annate del Sangiovese che si affaccia sulla costa toscana”. 

Il giorno successivo alla stazione Leopolda, il palcoscenico è stato tutto per la giornata “Chianti Classico Collection” con la degustazione in anteprima delle ultime annate nelle diverse tipologie: Annata, Riserva e Gran Selezione, dei 200 produttori presenti. Masterclass, dibattiti e conferenze hanno dato vita a due giorni all’insegna del territorio del “Gallo Nero”. A questo proposito, nel meraviglioso scenario del Teatro del Maggio Fiorentino è stato presentato il cortometraggio “La Leggenda del Gallo Nero”, una produzione tutta Made in Chianti Classico che racconta la leggenda da cui è stata tratta la figura che simboleggia la denominazione. In assaggio durante le due giornate anche le selezioni di Olio DOP Chianti Classico raccolto 2022. 

Fortezza da Basso

Il giorno successivo la “carovana” delle anteprime si è spostata a Montepulciano dove, nelle sale della Fortezza Medicea, si è tenuta l’anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, uno dei territori più antichi per la produzione di vino, come testimonia il ritrovamento che la Società Storica Poliziana, in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, ha fatto attraverso i suoi studi e ha presentato in esclusiva. Si tratta di un rarissimo contratto di mercatura che riporta la data del 17 ottobre 1350, conservato presso il fondo Madonna de' Ricci (Crociferi) dell'Archivio di Stato di Firenze. “Un ritrovamento che è avvenuto nei mesi scorsi, grazie al lavoro che stiamo facendo insieme alla Società Storica Poliziana per ricostruire la storia del vino a Montepulciano”, spiega il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi. Si tratta della registrazione notarile di una società di commercializzazione e esportazione del vino prodotto nelle vigne di un esponente della famiglia signorile dei del Pecora di Montepulciano.  Dal passato ai giorni d’oggi: il Vino Nobile di Montepulciano continua ad essere molto apprezzato tanto che il 2022 è stato un anno di ulteriore crescita per il mercato del Vino Nobile di Montepulciano, sia sul versante domestico che in quello dell’export, dove gli Stati Uniti rappresentano il 27% del totale. Anteprima anche per la Vernaccia di San Gimignano il tradizionale vino bianco, quasi millenario, i cui produttori hanno presentato le nuove annate e la Riserva 2021. 

bottiglie di vino

La presidente Irina Strozzi ha introdotto così questa 18esima edizione: “Siamo felici innanzitutto per il ritorno ai banchi di assaggio dei nostri produttori. Un momento molto sentito perché il mondo del vino trova la sua naturale esplicitazione nella condivisione, nello scambio, nel contatto”.  Alto il numero dei partecipanti, con 41 aziende e 96 vini in degustazione per la “Regina Bianca” in una Terra di Re Rossi, unica, nobile e ribelle. In termini di produzione, nel 2022 sono state immesse sul mercato 4.633.819 bottiglie (per 34.750 ettolitri). Questo dato si conferma in linea con l’andamento della produzione e evidenzia ancora una volta la capacità della Vernaccia di San Gimignano di mantenere il proprio mercato e di registrare una costanza nella crescita. Oltre alla degustazione servita al Museo De Grada delle nuove annate di Vernaccia di San Gimignano e di Riserve, nella storica Sala Dante del Comune si è tenuta una masterclass dedicata alla stampa di settore e condotta dal Master of Wine Gabriele Gorelli, dal titolo “Timeless Vernaccia. A vertical tasting of old vintages of Vernaccia di San Gimignano”, che ha consentito di sperimentare gli esiti nel tempo e la longevità di questo vitigno, con annate dalla 2018 e indietro nel tempo fino alla 1997.

sommelier

A chiudere questa settimana di approfondimento enologico, davvero bellissima per addetti ai lavori e giornalisti, le anteprime di “L’Altra Toscana”, associazione che riuscite dodici consorzi di tutela. “Siamo molto soddisfatti perché L’Altra Toscana è già diventato uno degli appuntamenti più attesi delle Anteprime, un traguardo che dobbiamo all’eccellente qualità dei nostri vini” commenta Francesco Mazzei presidente dell’associazione e del Consorzio Tutela Maremma Toscana, presente insieme a quelli di Carmignano e Barco Reale, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Suvereto e Val di Cornia, Terre di Casole, Terre di Pisa, Toscana, Valdarno di Sopra. 

Dodici realtà territoriali, ciascuna con la propria identità vinicola, diverse tra loro, ma accomunate dalla qualità dei loro vini, sempre più interessanti per carattere ed è eleganza. Territori dove la grande tradizione si accompagna ad una concreta volontà di portare contemporaneità nel calice è nella complessiva esperienza enologica.

Da sottolineare in ogni singolo appuntamento la straordinaria professionalità delle sommelier e dei sommelier della Associazione Italiana Sommelier rappresentata dalle delegazioni delle diverse province toscane, che hanno servito migliaia e migliaia di calici, fornendo un supporto indispensabile allo svolgimento delle degustazioni.