Bevanda italiana per eccellenza, il caffè ha origini antiche e globali. Sono diversi i luoghi del mondo, dove contadini - i cosiddetti farmers - coltivano la preziosa pianta. Dal Sud America all’Africa, fino allo Yemen, la cura e l’attenzione sono alla base del lavoro di questi piccolissimi produttori come sono il principio del lavoro di ricerca da parte dei selezionatori delle migliori partite di chicchi.

 

Diverse anche le lavorazioni, le tostature e tutti i diversi passaggi che si tramandano da lunghi anni di padre in figlio. Tutto ciò merita grande attenzione alla filiera: il mondo del caffè, infatti, è uno dei sistemi dove il rapporto con i piccoli produttori, spesso in difficoltà economiche, rappresenta una delle leve del successo di un buon caffè. 

Per sapere quasi tutto su questo mondo affascinante ci si può recare a Torino, precisamente nel comune di Settimo Torinese per visitare uno dei luoghi dove l’artigianalità più profonda, sposa la ricerca con l’obiettivo della selezione più raffinata di caffè speciali.

Factory 1895

Qui la Lavazza, uno dei marchi storici del caffè, ha aperto Factory 1895, piccolo laboratorio di produzione e centro di ricerca. Un universo dove passione, artigianalità e tecnologia si intrecciano con precisione e armonia, nel pieno rispetto dello stile italiano e con una particolare attenzione alla sostenibilità.

La Factory è un luogo altamente specializzato dove il sapere artigianale incontra soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Il processo produttivo parte dall’accurata cernita dei chicchi che viene fatta attraverso una selezionatrice ottica e utilizza le migliori tostatrici disponibili sul mercato, che torrefanno da un minimo di 12 a un massimo di 120 kg di caffè per ciclo.

 

Macchinari Factory 1895

Ogni fase opera secondo la massima efficienza, garantendo il monitoraggio della qualità attraverso l’analisi costante di tutti gli indicatori chiave del processo produttivo. Grazie a tostatrici di nuova generazione che assicurano risparmi energetici di circa il 30% e all’utilizzo di energie rinnovabili, l’azienda si impegna ogni giorno a essere più sostenibile e a minimizzare le emissioni, anche attraverso un sistema di catalizzatori di cui l’impianto è dotato. 

L’esperienza si conclude all’interno della Coffee Cave con una degustazione che rappresenta un viaggio sensoriale intorno alla cultura del caffè, per scoprire la ricchezza della collezione 1895 attraverso i diversi metodi di estrazione: dalla moka alla macchina dell’espresso fino al caffè estratto a freddo.

Con Michele Cannone, global brand director Lavazza, abbiamo avuto modo di capire meglio il lavoro che sta dietro alla realizzazione di un blend di caffè o alla scelta di una monorigine.

INTERVISTA A MICHELE CANNONE, GLOBAL BRAND DIRECTOR LAVAZZA

 

Nel mondo degli Specialty Coffee lo strumento a cui si fa riferimento per descrivere le caratteristiche aromatiche e organolettiche del caffè a livello internazionale è la flavor wheel (SCA Wheel). Per guidare il consumatore nella scoperta della collezione 1895 i Coffee Designers hanno sviluppato la Flavor Wheel 1895, una ruota degli aromi che aiuta a descrivere in modo semplice e intuitivo le caratteristiche aromatiche dei caffè attraverso 6 aree facilmente riconoscibili grazie alle icone presenti sulla ruota.

L’attuale collezione 1895 comprende 3 specialty blend, 3 monorigini e un microlotto. Ogni singola origine e ogni miscela è studiata e sviluppata per esaltare una specifica caratteristica.

Flavor wheel

Il supporto alle comunità produttrici di caffè è da sempre fondamentale e viene messo in pratica attraverso la Fondazione Lavazza, che promuove una serie di progetti per favorire la crescita socio-economica delle comunità, nella convinzione che la cultura del caffè rappresenti una leva di sviluppo nonché un mezzo per costruire un nuovo e più equilibrato rapporto con l’ambiente.

A oggi la Fondazione è attiva con 24 progetti in 17 Paesi, tra cui lo Yemen, a beneficio di oltre 97.000 persone in 3 continenti.

 

Infine tra i caffè speciali anche le creazioni di due maestri pasticceri, Iginio Massari e Gino Fabbri, che hanno personalmente selezionato gli aromi costruendo un sapore perfetto per i loro dolci.