In cover, un sarcofago etrusco esposto in mostra © Francesco Allegretto
Una pagana felicità è il sottotitolo della mostra, ripreso da una citazione del pittore Massimo Campigli in occasione di una sua visita al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, a Roma, nel 1928. Parte da queste parole l’esposizione Massimo Campigli e gli etruschi ospitata fino al 16 gennaio 2022 negli spazi di ACP-Palazzo Franchetti, che propone un dialogo diretto tra le opere dell’artista e gli esempi del passato.
Una trentina di lavori si affiancano a circa 50 reperti della civiltà etrusca, alcuni inediti oppure esposti per la prima volta. In mostra dipinti di Campigli che spaziano dal 1928 al 1966 e si ispirano alle testimonianze archeologiche nelle atmosfere, nei segni e nei colori.
Le opere Busto con vaso blu e Zingari segnano il passaggio del maestro verso una nuova figurazione. Tra gli altri oggetti meritano attenzione due preziosi sarcofagi in terracotta provenienti da Viterbo.
Articolo tratto da La Freccia
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