Dieci anni trascorsi mettendo al centro le storie, i volti, le esperienze e i bisogni delle persone a ridotta mobilità e con disabilità. L'impegno del Gruppo FS su questo fronte si è concretizzato anche grazie alle Sale Blu di Rete Ferroviaria Italiana, un servizio di assistenza PRM che ha convinto un numero sempre maggiore di viaggiatori a scegliere la convenienza di utilizzare il treno per i propri spostamenti di lavoro o studio ma anche per cultura e piacere, portando a circa 2 milioni e 700mila le prestazioni erogate dal 2011. Così facendo, in tutti questi anni, non è aumentato solo il numero dei passeggeri ma anche il loro benessere.

Una battaglia contro le barriere con un impegno quotidiano da parte del Gruppo FS con RFI, negli interventi e negli investimenti, per rendere accessibili convogli e infrastrutture, garantendo l’inclusione a tutti e il pieno diritto alla mobilità. Strada intrapresa anche grazie alla fruttuosa collaborazione con i rappresentanti delle Federazioni e delle principali Associazioni delle persone con disabilità.

I NUMERI DEL SERVIZIO

Dal 2010, il numero degli hub ferroviari in cui è disponibile il servizio di assistenza alle persone a ridotta mobilità è aumentato, passando da 250 impianti ai 332 nel 2020. Il network delle Sale Blu si è ulteriormente ampliato con una nuova Sala Blu nazionale, presente nella sede FS di Roma, in affiancamento alle 14 Sale Blu territoriali collocate nelle più importanti stazioni italiane. Raddoppiato inoltre il numero delle stazioni fast, oggi 30 rispetto alle 15 nel 2010, per cui è necessaria una sola ora di preavviso per la prenotazione dell’assistenza.

 

In continua crescita anche i numeri sui servizi effettuati che dal 2010 sono quasi triplicati, passando dai circa 150mila ai quasi 410mila nel 2019. Al positivo trend, ha contribuito l’acquisto di 500 nuovi carrelli elevatori per le persone con disabilità motorie. Numeri che hanno certificato un’elevata qualità del servizio, confermata da una recente indagine dell’osservatorio di mercato di RFI che vede pienamente soddisfatti il 99% dei clienti intervistati. Nel 2020, nonostante l’emergenza sanitaria da Covid-19, RFI ha mantenuto sempre attiva l’assistenza PRM con circa 170mila servizi erogati. È importante citare anche l’emissione delle linee guida per il brand delle Sale Blu, in luoghi riconoscibili e dotati di ogni comfort, e realizzate in base al nuovo standard.

SALA BLU SUL WEB

Messe in campo anche una serie di attività digitali utili a semplificare l’esperienza di viaggio alle persone a ridotta mobilità: dal 2017 il portale Sala Blu online, raggiungibile dal sito www.rfi.it, permette di richiedere l’assistenza via web mentre l’app Sala Blu Plus, scaricabile dagli store digitali Android e iOS, consente di prenotare il servizio direttamente tramite smartphone. Disponibile inoltre una web chat pensata per le persone con disabilità uditiva. A completare il quadro dei canali a servizio dei viaggiatori PRM, un’apposita sezione dedicata alle Sale Blu sul sito di RFI, il numero verde gratuito 800.90.60.60 (raggiungibile da telefono fisso), il numero nazionale a tariffazione ordinaria 02.32.32.32 (raggiungibile da telefono fisso e mobile) e il sistema di prenotazione dell’assistenza, attivo a livello europeo, per i viaggi transfrontalieri.

ACCESSIBILITA’, L’OBIETTIVO DI RFI

Con un investimento di 5,5 miliardi di euro, avviato nel 2017, RFI intende abbattere le barriere architettoniche in 620 stazioni distribuite su tutto il territorio nazionale. Il programma decennale ha come obiettivo quello di adeguare e riqualificare l’insieme degli hub ferroviari più frequentati dell’intera rete e che accolgono circa il 90% dei viaggiatori totali. Inoltre, sono numerosi gli interventi sui quali si sta lavorando, nonostante la pandemia da Covid-19: raddoppiato il numero degli ascensori presenti nelle stazioni, passando dai 550 del 2016 ai circa 1000 nel 2020; innalzati circa 300 marciapiedi, per permettere una migliore salita e discesa dai treni, e resi adeguati con mappe e percorsi pedotattili. Ad oggi, le stazioni totalmente accessibili sono oltre 230.

IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DELLE SALE BLU DI RFI RACCONTATO DAI RAPPRESENTANTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

NAZARO PAGANO, PRESIDENTE FAND

Nella vostra esperienza, che bilancio traccereste dei 10 anni del servizio Sala Blu?

Certamente positivo, visti anche i numeri delle assistenze che ogni anno aumentano con soddisfazione da parte della clientela PRM. In un’ottica di continuo miglioramento del servizio, sarebbe fondamentale che il personale addetto all’assistenza pratica fosse maggiormente qualificato attraverso l’organizzazione periodica di corsi di formazione, da realizzarsi insieme alle associazioni nazionali maggiormente rappresentative delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

Cosa vi aspettate dal servizio nel futuro?

Innanzitutto, sarebbero necessari maggiori investimenti per rendere accessibili le stazioni periferiche di piccole dimensioni così come quelle impresenziate, ove tra l’altro risulta assente anche il servizio Sala Blu. Per quanto riguarda il piano relativo alla riqualificazione e all’abbattimento delle barriere architettoniche, riteniamo possa essere interessante coinvolgere preventivamente – nella fase di programmazione e progettazione degli interventi – le associazioni nazionali interessate attraverso il tavolo permanente costituito da tempo dal Gruppo Ferrovie dello Stato. Inoltre, sarebbe utile rendere obbligatoria la formazione continua, da attuare in collaborazione con le associazioni, con verifiche e valutazioni periodiche rispetto a tale attività.

VINCENZO FALABELLA, PRESIDENTE FISH

Nella vostra esperienza, che bilancio traccereste dei 10 anni del servizio Sala Blu?

Sicuramente positivo perché, naturalmente, dove esso è previsto, facilita molto la mobilità delle persone con disabilità e dei loro accompagnatori. E tuttavia riteniamo anche che esso vada esteso a tutte le stazioni italiane. Perché non può essere assicurato a macchia di leopardo, dato che la mobilità è un diritto costituzionalmente garantito. Laddove non ci sono stazioni accessibili è logico che le persone possano trovarsi di fronte a disagi notevoli e vedere questo diritto limitato. In questo senso, dal nostro osservatorio è emerso che laddove il servizio di Sala Blu è presente, sicuramente vi è una sensibilità maggiore alla risoluzione delle problematiche. È molto importante la presenza di operatori competenti e formati che sappiano interfacciarsi con la persona, prima ancora che con la disabilità. E questo è stato riscontrato.

Cosa vi aspettate dal servizio nel futuro?

Che venga uniformata la competenza degli operatori su tutto il territorio nazionale. Perché abbiamo riscontrato alta formazione sulle tratte che comprendono le città più importanti come Roma, Milano, Napoli, Bologna e Firenze, molto meno se analizziamo i servizi offerti da altri capoluoghi di provincia e di regione. Riteniamo, in questo senso, che la vera sfida debba essere il superamento della disomogeneità territoriale.

 

GIUSEPPE TRIESTE, PRESIDENTE FIABA

Nella vostra esperienza, che bilancio traccereste dei 10 anni del servizio Sala Blu?

Positivo: è stato intrapreso un percorso di sviluppo costante per quanto riguarda l’attenzione ai passeggeri che necessitano di assistenza. Un’attenzione per i clienti che apprezziamo molto.

Cosa vi aspettate dal servizio nel futuro?

Il nostro auspicio è che, coerentemente  con il percorso avviato, si prosegua sempre più sia con l’ampliamento del numero delle Sale Blu – che sarebbe bello fossero presenti in tutte le stazioni – sia nell’estensione dell’attenzione nei confronti di tutte le persone a ridotta mobilità. Infine ci auguriamo, visti i tempi sempre più frenetici e le risposte offerte dalla tecnologia, di poter assistere ad un’abbreviazione dei tempi di prenotazione dei servizi di assistenza.