Il Duomo di Parma - Foto di Edoardo Fornaciari

La cultura batte il tempo. E a Parma mette insieme esperienze, tradizioni, memoria e contemporaneo, comunicazione interconnessa e predigitale. I tempi che costituiscono la trama sono quelli della città romana, ma anche rinascimentale e illuminista, medievale e asburgica. La scommessa è farne riapparire tutte le anime: nobile e verdiana, nello stesso tempo contadina, imprenditrice e tecnologica. Il 2020 è l’anno della città emiliana, nominata Capitale italiana della cultura. A cominciare dai numeri: 65 iniziative urbane, 150 nel territorio circostante e 250 incontri sulla conoscenza. 

Il Teatro Regio di Parma - Foto di Edoardo Fornaciari

Fino al 3 maggio a Palazzo del Governatore la mostra Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo esamina come il cinema e altri media basati sulle immagini in movimento abbiano trasformato in 125 anni la percezione dello scorrere della clessidra, attraverso varie tecniche: dall’accelerazione al ralenti, dal fermo immagine al timelapse, dalla proiezione a ritroso al loop.

Questa rassegna fa parte del Progetto Pilota di Parma 2020 che prevede inoltre un evento speciale con protagonista Anish Kapoor, impegnato in un dialogo con il territorio. Come anche quattro open call, risultato di bandi finalizzati a promuovere accessibilità e contaminazione nelle periferie e nelle comunità locali. A tutto ciò le Officine contemporanee affiancano mostre, produzioni teatrali e musicali, festival e laboratori per legare il mondo di oggi a quello passato. In calendario, fino al 13 aprile alla Galleria San Ludovico, Noi, il cibo, il nostro pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile, che privilegia il tema del rapporto tra ambiente, cibo e sostenibilità in un percorso che coinvolge i visitatori attraverso esperienze multimediali e aree didattiche.

Uno dei protagonisti di Parma 2020 è Oliviero Toscani, che nel corso dell’anno realizzerà Points of view, un reportage inedito del territorio per immortalare ogni singola iniziativa promossa. Un programma che diventa anche occasione per far incontrare amanti dell’obiettivo e fotografi professionisti con maestri del calibro di Steve McCurry e Giovanni Gastel.

Un importante luogo urbano è il Complesso della Pilotta, che custodisce uno dei simboli cittadini, il Teatro Ducale, sede di un’installazione di Maurizio Nannucci composta da 55 lettere in neon di vetro di Murano illuminate di luce blu, intitolata Time past, present and future. Perché a Parma è tempo di cultura.