Illustrazione del caravan verdiano © Aurelio Colombo

 

Può capitare di ascoltare il Va pensiero dai balconi, intercettare aree verdiane nel giardino del condominio o addirittura nelle sale d’attesa di ospedali e carceri. Un caravan speciale fa tappa nelle piazze di Parma e dintorni: al tramonto si illumina, si apre come un grande libro, con scalette sceniche e palco mobile per ospitare il racconto di Violetta nella Traviata.

È il Verdi Off  la rassegna di appuntamenti collaterali al festival dedicato al grande compositore,  curata da  Barbara Minghetti , che il Teatro Regio realizza con il Comune e il sostegno dell’associazione Parma, io ci sto.

Barbara Minghetti, curatrice di Verdi Off  © Roberto Ricci

 

Barbara, cosa ci riserva questa edizione?

Quasi 200 appuntamenti a ingresso libero in 30 luoghi diversi, 300 artisti, sette quartieri della città e della provincia di Parma coinvolti e invasi da musica per un mese, dall’11 settembre al 10 ottobre. Un programma fitto per condividere la gioia di riscoprire la melodia di Giuseppe Verdi da una prospettiva inusuale e sorprendente, creativa e stimolante, per avvicinare tutti a questo patrimonio immenso. Un’atmosfera festosa che abbraccia chi vive e chi visita le terre del Maestro in occasione del festival.

 

Quali sono gli appuntamenti da non perdere?

Si parte dall’opera La Traviata - Lo spirito di Violetta che esce dagli spazi teatrali e sale su un caravan trasformato in un piccolo palco mobile dove va in scena, nelle piazze di Parma, Busseto e Zibello, con le scenografie e i costumi di Aurelio Colombo e la regia di Manuel Renga. E poi gli eventi itineranti di Verdi sotto casa, che portano in strada i suoni, la danza, la recitazione e la giocoleria, per invitare il pubblico ad affacciarsi alla finestra e condividere la festa dal vivo in piena sicurezza. Inoltre, le performance degli allievi dell’Accademia Verdiana animano i balconi del Palazzo del Governatore come tributo allo slogan di Parma Capitale della cultura 2020-21 “La Cultura batte il Tempo”: spettacoli quotidiani da godersi in cuffia o recital ospitati negli spazi aperti messi a disposizione dai cittadini. E, ancora, rappresentazioni per bambini e lo show-presentazione Giuseppe Verdi, il cigno di Busseto di e con Cristina Bersanelli, gli happening nei bar e nelle osterie, gli incontri con gli esperti nelle serre botaniche.

 

Qual è il filo conduttore dell’edizione 2020?

Quest’anno più che mai la parola chiave dell’Off è partecipazione. Giunto alla quinta edizione, offre occasioni di incontro e scoperta dell’opera del grande Maestro italiano a un pubblico ampio e di ogni età: famiglie, giovani, bambini. Ma anche a coloro che in questo momento vivono situazioni sociali di particolare fragilità, portando la musica in luoghi di cura come ospedali, Rsa e case di accoglienza. La partecipazione è quella degli artisti, che hanno sofferto moltissimo in termini creativi e professionali durante il lockdown. Ma anche quella delle persone affacciate alle finestre, che aprono terrazzi e cortili per accogliere e condividere l’allegria, le coreografie e le acrobazie di pianisti in bicicletta o cantastorie.

Un progetto che coinvolge in maniera capillare tutta la cittadinanza.

Cerchiamo di raggiungere più persone possibili a partire dai luoghi di maggiore fragilità, con la convinzione che la condivisione dell’arte verdiana, nel rispetto del necessario distanziamento, possa aiutare a ripartire. Divenendo essa stessa una cura, dopo questi mesi difficili. Un tema, la cultura che cura, che diventerà il leitmotiv di Parma Capitale della Cultura 2020-21, di cui il Verdi Off si fa evento pilota.

 

Tra le novità?

Diamo spazio alla love story di lunga tradizione tra musica e cucina, che si è sviluppata sul territorio, in particolare a Parma, Città creativa Unesco per la gastronomia, raccontata nel fitto calendario di performance inserite nel Settembre Gastronomico. Tra queste, lo show cooking musicale In cucina con Verdi, a cura dell’attore Gianmaria Aliverta su menù studiati dagli chef di Quality Restaurants, il consorzio dei ristoratori della zona, per svelare un inedito profilo gourmet del compositore.

 

Una città da scoprire, dunque, attraverso il festival…

Esatto. Ma anche una città capace di far sentire importante ogni persona che vorrà partecipare. Come quando, al termine degli eventi di Verdi sotto casa, il pubblico è invitato a cantare Va pensiero assieme agli artisti e a condividerlo sui social con il tag #Verdioff.

 

Un grande momento corale realizzato restando a casa.

 

 

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