In apertura la sfilata Versace, Fall Winter 2020/21

È la mezzanotte tra sabato 22 e domenica 23 febbraio 2020 quando tutta la stampa mondiale riceve poche, lungimiranti, righe: «Il signor Giorgio Armani comunica che la sfilata donna autunno- inverno 20/21 si terrà a porte chiuse, dati i recenti sviluppi del coronavirus in Italia». Così si è conclusa la Fashion week meneghina, l’ultima ancora in pubblico, visto che la moda uomo si è tenuta solo online dal 14 al 17 luglio con la creazione della prima Milano Digital Fashion Week. Ma la voglia del bello e di ciò che fa stare bene le persone – un viaggio, un abbraccio, un abito – resta sempre forte e nel mondo del glamour non si è ancora trovata una valida alternativa alla passerella. Voluta dagli stilisti per mostrare la loro filosofia di stile, dai buyer per toccare con mano i capi che un domani proporranno ai clienti, dai giornalisti per documentare l’emozione e la scoperta delle tendenze del futuro. Ed è per questo che, finalmente, dal 22 al 28 settembre i front row torneranno a popolarsi, naturalmente con la giusta cautela e rispettando le norme vigenti.

Certo, mentre scriviamo il programma della settimana non è ancora del tutto definito, ma non mancano le adesioni e i ripensamenti di chi, nonostante le iniziali titubanze, ha poi deciso di esserci. È il caso di Fendi che, dopo una prima ipotesi di organizzare l’evento nella propria sede di Roma, conferma la sua sfilata a Milano, mercoledì 23 settembre. «In un momento così delicato per il settore, il ritorno sulla passerella rappresenta un’opportunità fondamentale per valorizzare l’eccellenza della moda italiana e rilanciare l’intera filiera. Opportunità che Fendi sostiene, in sinergia con gli altri brand del made in Italy e la Camera Nazionale della Moda Italiana, ripartendo proprio da Milano, che negli ultimi mesi è stata duramente colpita e adesso, anche attraverso il fashion, torna a essere simbolo di rinascita per il Paese. «È un impegno in cui crediamo: valorizzare l’eccellenza italiana e dare un segnale forte di ripresa», fanno sapere dalla maison. 

Nuovamente un passo indietro invece per Giorgio Armani. Lo stilista sceglie due modi differenti di proporre le collezioni, senza presenza di pubblico ancora preoccupato per la pandemia in atto. Le collezioni Emporio Armani uomo e donna si svolgono in digitale con un video speciale giovedì 24 su emporioarmani-buildingdialogues.com, il mini sito dedicato al progetto, sui canali social del marchio e sulla piattaforma di Camera Nazionale della Moda Italiana. Nel video, girato nel quartier generale di via Bergognone, oltre ai modelli, indosseranno abiti Emporio Armani anche giovani attori, cantanti, ballerini e personaggi appartenenti ai mondi da sempre legati alla grande community del brand. Mentre la sfilata primavera-estate 2021 Giorgio Armani uomo e donna è trasmessa integralmente, per la prima volta in assoluto, in televisione, sabato 26 settembre in prima serata su La7 e in contemporanea su armani.com.

Giorgio Armani, courtesy of Giorgio Armani

Diretta streaming anche per Versace il 25 settembre. «Dal momento che le regole di ieri non valgono più nel mondo di oggi e dobbiamo rispettare la distanza sociale, vorrei che restassimo connessi e che ci sentissimo fisicamente più vicini». Queste le parole di Donatella, Chief Creative Officer della maison, che lancia l'invito «Seguitemi alla scoperta della città perduta di Versacepolis. Immergetevi con me negli abissi dove si trovano gli antichi pilastri sui quali Versace è stata costruita. Scoprite la nuova collezione nella cornice che ne è stata l’ispirazione: un mondo misterioso e utopico governato da Medusa e ispirato dalla nostra stampa Trésor de la Mer».

Che poi il lockdown sia stato anche un momento di riflessione e di evolvere la propria filosofia di stile lo confermano in molti, come Massimo Giorgetti, anima creatrice di MSGM: «È stato decisamente un periodo molto intenso per tutti. Ricordo che cercavo di essere sempre positivo, soprattutto quando con il mio team dovevo immaginare soluzioni per affrontare i mesi successivi. Come ufficio stile siamo un team piuttosto piccolo e, insieme all’ufficio stampa e marketing interno, eravamo costantemente al telefono per cercare di far funzionare le cose. In più, con i miei soci abbiamo lavorato su strategie e idee a 360 gradi per salvaguardare l’azienda. Sono sicuro che dopo tutto questo ci sarà una maggiore consapevolezza, una voglia sana di cose speciali, fatte bene, con il cuore e con le mani. In questo noi italiani siamo bravi e MSGM è ancora oggi 100% made in Italy». Per quanto riguarda le sfilate, lo stilista crede in quelle reali: «La nostra è fissata per sabato 26. Abbiamo bisogno di tornare alla normalità e anche Milano vuole una fashion week reale supportata dal digitale. Quello che sta succedendo condurrà sicuramente a un’evoluzione del sistema ma non a una cancellazione del passato. La moda, paradossalmente, si rinnova in fretta, ma resta legata alle sue regole». 

Massimo Giorgetti, creatore del marchio MSGM. © Giovanni Corabi

La pandemia ha dato modo di ricrearsi e per alcuni è stata anche lo stimolo per affrontare la sfida del digitale e dell’e-commerce. È il caso di Ermanno Scervino, che da poco ha affidato la direzione generale del marchio a Sofia Ciucchi, ex di casa Ferragamo, con una nuova strategia di sviluppo della casa fiorentina. «Badate bene, si continua lavorare a una creatività che esprime appieno il Dna del nostro marchio», puntualizza l’ad Toni Scervino, che anticipa il lancio di una nuova collezione di borse sostenibili e della linea Ermanno, che il brand sta riposizionando strategicamente, presentata in questi giorni di settembre. Ora, dopo aver ascoltato alcuni dei grandi della moda, bisogna solo aspettare che si riaccendano le luci sulle passerelle meneghine, simbolo del made in Italy nel mondo, voce importante dell’economia mondiale, espressione di bellezza e salute.

Ermanno Scervino, Resort 2021

Articolo tratto da La Freccia